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Renzi: "C'è una sinistra che vuole continuare a perdere"

Il premier a Genova replica a D'Alema: "Il partito perde iscritti? Sono i nostalgici del 25%". Poi difende l'Italicum: "Altro che deriva autoritaria"

Renzi: "C'è una sinistra che vuole continuare a perdere"

"È vero, ci sono due sinistre una che prova a cambiare e una che vuole perdere e fare perdere" e che preferisce "perdere da sola" piuttosto di "volere vincere insieme". Con queste parole Matteo Renzi, a Genova per sostenere la candidata del centrosinistra alle Regionali, Raffaella Paita, risponde alla minoranza Pd sempre più in rotta con il segretario del partito.

"Questa terra non deve limitarsi a essere semplicemente oggetto di un ricatto politico, il tentativo di una minoranza di impedire alla sinistra di essere maggioranza", ha detto il premier, "Conobbi Burlando in un momento difficile dopo che avevo perso le primarie. Mi dicevano di andarmene ma io ho detto: il Pd è casa mia quando vinco o perdo. Chi scappa quando perde non è degno di stare dentro una comunità". E a Massimo D'Alema risponde: "Oggi vedo che c’è qualcuno che dice che perdiamo iscritti: sono i nostalgici del 25%, quelli che stavano bene quando si perdeva, quelli che hanno avuto la loro occasione e l’hanno persa. Ma non ci faranno passare voglia di cambiare l’Italia".

Il presidente del Consiglio ha poi difeso il suo lavoro: "Certo non saremo mai una superpotenza militare, ma possiamo e dobbiamo essere una superpotenza della fantasia, della
cultura, dell’intelligenza", ha detto, "Bisogna crederci e dare un pò di ferie a professionisti del non ce la faremo mai perchè sono 20 anni che hanno un’egemonia culturale. Noi non siamo i risolvi problemi ma siamo persone semplici che a fronte di un dibattito pluridecennale hanno detto a loro stessi e alla politica sarà il caso di fare le cose che
abbiamo promesso tutti insieme di fare?
. Le nostre riforme non le abbiamo partorite di notte, di nascosto ma sono riforme di cui si parla da anni". E sull'Italicum: "Si è parlato di deriva autoritaria per la riforma elettorale ma guardate che cosa è successo in Inghilterra dove oggi col 36% dei voti i conservatori hanno la maggioranza assoluta. Con la nostra riforma saremmo andati al ballottaggio. "È normale una legge in cui la sera si sa chi ha vinto.

Le elezioni in Gb dicono questo: uno ha vinto e gli altri hanno detto esperienza bellissima, ma vado a casa".

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