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Renzi cala, centrodestra a due punti

Il premier in crisi di consensi paga la situazione economica: il Pd precipita al 36%. La Lega vola al 10: la coalizione sarebbe al 34%

Renzi cala, centrodestra a due punti

Roma - Giù il Pd, sale la Lega. E il centrodestra è a due soli punticini da Matteo, che sta pagando la crisi economica: in un mese, pur restando nettamente al primo posto, il premier ha perso il dieci per cento nell'indice di gradimento degli italiani. Certo, sono soltanto sondaggi, il partito del Nazareno è ancora vicino ai suoi massimi storici e il centrodestra è tutt'altro che unito, però in questa fase l'onda lunga di Renzi sembra quanto meno rallentare.

Numeri, umori, tendenze che mettono un po' d'ansia a Palazzo Chigi, sicuramente più dei cortei della Cgil. Le cifre più sfavorevoli sono quelle rilevate dall'«atlante politico» dell'istituto Demos di Ilvo Diamanti e pubblicate da Repubblica . Renzi a ottobre aveva il 62 per cento della fiducia del Paese, oggi il 52, che è sempre più della metà ma è dieci punti di meno di prima. In declino anche il governo: 43 per cento contro 56 del mese scorso e il 69 di giugno. Già da un po' di tempo si erano registrati indici in calo, però era considerato solo un normale assestamento dopo il boom del 40,8% registrato alle Europee. Ma adesso la novità, secondo Diamanti, sta nel fatto che per la prima volta l'appannamento del presidente del Consiglio si riverbera sul partito, sceso a quota 36,3%, un paio di punti sopra il centrodestra. Sommando il 16,2 di Forza Italia, il 10,8 della Lega, il 3,6 di Fdi e il 3,8 di Ncd-Udc, si arriva infatti al 34,4%.

La domanda è: esiste oggi una reale alternativa politica a Renzi? In attesa che le diplomazie del centrodestra si mettano al lavoro, vale la pena riprendere la conclusione di Diamanti: «Per la prima volta da quando è diventato premier appare in difficoltà tra gli elettori. Chiamato dai cittadini a “miracol mostrare”, il ritorno alla normalità ha prodotto un impatto pesante». È vero, nel gradimento il secondo arrivato, Matteo Salvini, è staccato di venti punti e terzo non è un politico, bensì il segretario della Fiom Maurizio Landini, con il 28%. Renzi però trascina in basso il Pd, che perde cinque punti in un mese proprio mentre Forza Italia, Ncd e soprattutto Lega aumentano. La ripresa del centrodestra «suggerisce il ritorno della concorrenza». Da notare che tra gli elettori di Forza Italia l'indice di fiducia in Matteo è calata del 17 per cento.

Più dolci per il premier i risultati del sondaggio dell' Ipsos di Nando Pagnoncelli, pubblicati sul Corriere della Sera . Ma la tendenza di fondo è la stessa. Il Partito democratico viene quotato 37,7 per cento, l'insieme del centrodestra 32,1, con uno scarto quindi del 5,6. Secondo l' Ipsos la Lega è l'unico partito in crescita e quello che guadagna più consenso tra i giovani e nella fascia tra i 45 e i 54 anni.

I nuovi elettori democratici sono invece ormai il 40 per cento del totale e hanno opinioni diverse dal bacino tradizionale, e a ben vedere è questa forse la notizia positiva per il premier. Imprenditori, operai, studenti, casalinghe e pensionati: il Pd di Renzi seduce un po' dappertutto, primeggiando in quasi tutti i segmenti sociali, anche quelli un tempo presidio del centrodestra.

Pure liberi professionisti e dirigenti sembrano attratti dal un partito che sta diventando interclassista.

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