Renzi evoca lo spettro spread "Con flat tax torna Monti"
Il segretario Pd attacca Berlusconi: "Lontano da me sul piano economico: con le promesse sale lo spread e torna Mario Monti"
Il segretario Pd attacca Berlusconi: "Lontano da me sul piano economico: con le promesse sale lo spread e torna Mario Monti"

"Promettendo mari e monti arriva Mario Monti". Pur di arginare il centrodestra e attaccare Silvio Berlusconi, Matteo Renzi ora arriva a evocare lo spettro spread che nel 2011 aveva destituito il Cavaliere da Palazzo Chigi.
"Per quanto riguarda l'aspetto anche economico la nostra è una strategia azzardata, perché partire da risultati non evoca magie", dice il segretario Pd a Radio Anch'io su Radio1, "La flat tax del 15%, come dice Brunetta,vale 95 miliardi di euro, dove li troviamo 'sti soldi? Non abbiamo effetti speciali: noi diciamo che dobbiamo continuare ad abbassare la tasse, la direzione del Paese non la salvaguardi così, altrimenti torna lo spread". E smentisce anche l'ipotesi di larghe intese accettando il programma economico del centrodestra: "Ma per piacere", risponde secco, "Berlusconi intanto si metta d'accordo con Salvini su qual è il programma. E mi verrebbe da dire si metta d'accordo anche con se stesso e con Forza Italia. Non ho nulla contro Berlusconi sul piano personale, ma sul piano economico e valoriale noi siamo un'altra cosa".
Renzi attacca anche il Movimento Cinque Stelle e Luigi di Maio che "sull'Europa cambia idea ogni giorn: "Ora sono contento che ha finalmente capito l'importanza dello stare in Europa, e questo è un passo in avanti", dice l'ex premier, "Lui però ha detto che mai come ora l'asse franco-tedesco è forte, invece è vero il contrario".
L'ex premier minimizza le presunte fratture interne al Partito democratico: "Se qualcuno pensa ci siano dei problemi interni al Pd ha sbagliato la lettura dei giornali, oggi come Pd non abbiamo divisioni interne", assicura, "Il campo delle divo"isioni interne oggi è saldamente presidiato dagli scontri nella Lega tra Salvini e Maroni o nel centrodestra dove non vanno d'accordo su nulla. Per una volta non c'è nessuna divisione né tra me e Gentiloni né tra me e altri".
E le spaccature nel centrosinistra e in particolare con Liberi e uguali? "Andiamo divisi alle elezioni. In Lombardia e Lazio se si trova un'alleanza è un fatto positivo, ma non so cosa farà un partito che notoriamente non mi ama", dice, "Credo sia sbagliato chiedere a me cosa farà il partito di D'Alema... Che egli abbia qualche problema nei miei confronti è del tutto evidente. Liberi e Uguali è il partito di D'Alema, noi rispettiamo l'assemblea di LeU".
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