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Renzi nega accordi segreti: "Nel patto del Nazareno niente leggi ad personam"

Il premier poi attacca "gufi brontoloni" e "gufi indovini". Il portavoce Guerini: "Senza il patto saremmo nel pantano"

Renzi nega accordi segreti:  "Nel patto del Nazareno niente leggi ad personam"

"Non ci sono scambi". In un intervista a Repubblica, Matteo Renzi nega che il Patto del Nazareno possa nascondere "scambi" per leggi ad personam a favore di Silvio Berlusconi e zittisce, una volta per tutte, Beppe Grillo che da giorni grida al colpo di Stato. Nessun accordo oscuro, dunque. Nel Patto del Nazareno non c’è nulla che non sia stato trasferito negli atti parlamentari. E soprattutto non prevede alcuna legge ad personam per consentire al Cavaliere di ricandidarsi alle prossime elezioni scavalcando le norme Severino.

Nella lunga intervista con Claudio Tito, Renzi assicura che Berlusconi non ha chiesto una norma che gli permetta di candidarsi alle prossime elezioni. "E non credo che lo farà - spiega il presidente del Consiglio - del resto la Severino è una legge votata dal Pdl e sono certo che sia finito il tempo delle leggi ad personam. Anche perché i percorsi giudiziari sono andati". Da qui l'appello a non proporre più "passaggi impropri tra le riforme e le utilità del leader di Forza Italia". Dopo le riforme, ognuno andrà per la propria strada: Renzi da una parte, Berlusconi dall'altra. Torneranno, quindi, a essere divisi come lo sono sempre stati. "Anzi - chiosa Renzi - facciamo le riforme proprio per evitare in futuro di essere costretti a governare insieme". Da giorni l'opposizione fantastica sui punti contenuti nel Patto del Nazareno. Nelle ultime ore Grillo ha dato una sterzata al timone politico dei Cinque Stelle e con un post sul suo blog ha riportato il movimento nelle agitate acque dello scontro permanente, quelle nelle quali il comico sembra trovarsi più a suo agio. "Gli italiani - si legge nel post di ieri - hanno il sacrosanto diritto di sapere e i giudici di indagare sui colloqui privati del trio Napolitano-Renzie-Berlusconi dato che riguardano il futuro della Nazione". Poi l’attacco: "Meglio Pinochet di questi sepolcri imbiancati e bimbominkia assortiti".

In realtà, all'interno del Patto del Nazareno, non c'è alcunché di segreto. "C’è scritto quello che abbiamo messo negli atti parlamentari - ribadisce Renzi - ma vi pare che io firmi una cosa con Berlusconi e la metta in un cassetto? Questa è la tipica cultura del sospetto di una parte della sinistra". Il governo avrebbe i numeri per approvare l'Italicum anche senza l'appoggio di Forza Italia ma, "dopo anni di riforme l’uno contro l’altro", Renzi vuole portare avanti "il principio di farle insieme". Totale apertura al dialogo ma un secco "no" al "culto del discussionismo". Insomma, basta con i "gufi professori" o con i "gufi indovini". Con il referendum sulle riforme costituzionali, che si terrà tra il 2015 e il 2016, Renzi vuole dare l’ultima parola ai cittadini. "Con l’approvazione della riforma, questa legislatura sarà intera - osserva Renzi - questa riforma non è la chiave di tutti i problemi, ma è il simbolo più forte. Dopo la sua approvazione, a settembre partono i 1.000 giorni". Per il dibattito, però, ci sono ancora quattro letture. E Renzi non dimentica certo il comportamento del presidente del Senato Pietro Grasso: "È stato troppo accondiscendente con le richieste delle opposizioni. Alcune scelte di Grasso ci sono parse sinceramente sbagliate".

Dello stesso avviso il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini: "Il patto del Nazareno siglato dal Pd con Berlusconi ha avuto la brutalità necessaria per forzare una situazione di veti incrociati e resistenze, anche interne, che per troppo tempo hanno impedito le riforme.

538em;">Se non lo avessimo fatto saremmo nel pantano, invece sulla riforma del Senato abbiamo fatto l’80% del percorso e sulla legge elettorale abbiamo già impostato il lavoro".

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