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Renzi: "Nessuno usi pretesti per rompere l'unità"

Renzi prova a serrare i ranghi del partito in vista della direzione del Pd di domani che di fatto dovrà sciogliere la riserva su un'apertura al dialogo tra lo stesso Pd e i grillini

Renzi: "Nessuno usi pretesti per rompere l'unità"

Matteo Renzi prova a serrare i ranghi del partito in vista della direzione del Pd di domani che di fatto dovrà sciogliere la riserva su un'apertura al dialogo tra lo stesso Pd e i pentastellati. Di fatto nelle ultime ore sul web sarebbero apparse alcune liste con nome e cognome di chi domani voterà a favore o contro la trattativa con i grillini. Le presunte liste online hanno scatenato un vero e proprio caso sul partito e soprattutto hanno minato l'equilibrio dei dem in vista di una direzione che si annuncia infuocata. E a riportare la calma c'ha provato il segretario dimissionario che parlando con alcuni senatori dem ha chiesto unità e niente conte.

"Non vorrei che qualcuno utilizzi qualche pretesto per rompere", avrebbe sottolineato Renzi come emerge da alcune fonti parlamentari. L'ex premier ha poi messo definito "un bluff" proprio i conti che in queste ore circolano sul web e che di fatto mettono pressione proprio sulla direzione di domani. Ma nel Pd le acque sono agitate già da tempo, dal momento in cui Renzi ha deciso di andare in tv da Fazio a "Che tempo che fa" per "dettare" la linea al partito e di fatto chiudendo la porta ad un dialogo con i pentastellati. "Ma che pensavano, che sarei stato zitto...?". Una risposta dura a chi lo ha attaccato per la sua mossa su Rai Uno. Lo stesso Martina aveva criticato (e non poco) le parole dell'ex premier affermando che in questo modo "è difficile guidare il partito".

Insomma la guerra all'interno del partito resta aperta e di fatto domani potrebbe scattare l'ora dell'ennesima resa dei conti in largo del Nazareno.

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