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Renzi scarica le colpe su Visco: "Non ha vigilato sulle banche"

Renzi si autoassolve: "Non abbiamo nulla da nascondere". E il governatore diventa il capro espiatorio delle crisi bancarie: "È mancata una vigilanza efficace". Ma anche nel Pd c'è malcontento

Renzi scarica le colpe su Visco: "Non ha vigilato sulle banche"

"Non c'è nessuno scontro tra Pd e governo. Il governo ha chiesto al Pd di cambiare un testo della mozione e il Pd l'ha fatto, in una logica di collaborazione". Matteo Renzi cerca di allontanare le polemiche legate all'affaire Bankitalia. La mozione del Pd per silurare il governatore Ignazio Visco, capro espiatorio delle crisi bancarie, tra cui anche quella di Etruria, è diventato un caso politico. Non solo perché i dem avevano lasciato all'oscuro il premier Paolo Gentiloni, ma anche perché la mossa ha fatto irritare (non poco) il prtesidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"Già abbiamo detto quello che avevamo da dire". Nonostante la pioggia di polemiche, anche dai vertici del Partito democratico, Renzi prova a tenere il punto. Nessun passo indietro, dunque. "Deve rimanere agli atti che il Pd - questa la linea spiegata ai suoi - non si assume alcuna responsabilità sulla conferma di Visco". Dunque va bene correggere il testo della mozione presentata ieri in Parlamento ma nulla di più. Il segretario dem ragiona con i fedelissimi: "Non potevamo fare altrimenti, se non avessimo fatto qualcosa avrebbero detto che il Pd aveva intenzione di blindare Visco e non è così". Nemmeno gli attacchi arrivati al Pd lo convincono a cambiare la strategia.

"In Italia qualcosa sulle banche è successo - dice Renzi durante la tappa a Recanati del tour per l'Italia - noi non abbiamo nulla da nascondere. È toccato a noi intervenire per rimediare ai disastri causati da altri - continua - ciascuno si assumerà la sua responsabilità, ma non è accettabile questa narrazione". Ai più, però, tornano in mente i disastri fatti a Banca Etruria, il cui vice presidente era il padre di Maria Elena Boschi, o i soldi persi dal Monte dei Paschi di Siena, istituto da sempre controllato dalla sinistra. "Nessuno - è, invece, la tesi di Renzi - può credere che il problema sia Banca Etruria che è piccolissima". E, parlando con i giornalisti a Recanati, non fa altro che mantenere la posizione e continuare a scaricare ogni colpa su Bankitalia e, quindi, su Visco. "Non tocca a noi decidere chi sarà a guidare (l'istituto, ndr) - attacca - ma se qualcuno vuole raccontare che in questi anni nel settore delle banche non è successo nulla noi non siamo d'accordo - accusa - è mancata una vigilanza efficace. Ci sono stati dei manager che hanno preso soldi e non hanno lavorato con professionalità, ci sono persone che hanno visto venir meno i loro crediti".

Non apponendo la firma (non necessaria) su un'eventuale conferma da parte del governo di Visco, Renzi intende marcare il suo giudizio sulla vigilanza di Bankitalia in questi anni e soprattutto cancellare le critiche piovute dai partiti dell'opposizione sulla responsabilità del governo sulle crisi bancarie.

"Noi non abbiamo alcuna responsabilità - continua a ripetere il segretario del Pd - questo deve essere chiaro".

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