Politica

Renzi snobbato da Rai e Mediaset La sua serie trova asilo sulla «Nove»

L'ex premier non andrà in onda con «Firenze secondo me» sulle reti più seguite. Ma cela la delusione: «Il mio sogno ora è realtà»

Renzi snobbato da Rai e Mediaset La sua serie trova asilo sulla «Nove»

Laura Rio

Alla fine, il matrimonio tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi non s'ha da fare. Né in politica né negli affari. Il documentario che l'ex premier ha dedicato alla sua Firenze e che, a un certo punto, stava per essere acquistato da Mediaset, andrà invece in onda sulla Nove, il canale in chiaro del gruppo Discovery. L'accordo è stato reso noto ieri: Firenze secondo me è una serie in quattro puntate, girate quest'estate, che saranno trasmesse al sabato in prima serata a partire dal 15 dicembre. Insomma, l'ex sindaco si calerà nei panni di un novello Alberto Angela per raccontare dal suo punto di vista, di uomo nato e cresciuto lì, le meraviglie del capoluogo toscano. Da Palazzo Vecchio al cuore degli Uffizi, dal corridoio del Vasari alla Basilica di Santa Croce, da Palazzo Pitti al Giardino di Boboli, un viaggio attraverso i luoghi simbolo della città. Con l'ex premier in giro tra palazzi e strade a raccontare gli avvenimenti storici che hanno fatto di Firenze una delle città più visitate al mondo. Un lavoro certamente realizzato con grande sforzo e qualità dalla società Arcobaleno Tre di Lucio Presta, il manager dei più importanti personaggi televisivi italiani. Ma che, in sostanza, non ha trovato accoglienza e interesse nei più grandi gruppi tv, da Rai a Mediaset, nonostante l'enorme richiamo del nome del neo conduttore e nonostante, a suo tempo, Berlusconi disse: «Se Renzi avesse scelto di fare il presentatore, lo avrei preso senz'altro».

Certo, Discovery non è l'ultimo dei broadcaster, anzi fa parte di un grande gruppo internazionale e in Italia sta avendo molto successo, però, per chi è stato fino a pochi mesi fa l'uomo più potente d'Italia, pare proprio un ripiego. Per intenderci: la media di share di prime time di novembre del Nove viaggia sull'1,6 per cento, quella di Raiuno o Canale 5 tra il 20 e il 25 per cento. Non per nulla, furbescamente, i vertici del canale, per proteggere Renzi e il suo prodotto, hanno scelto di trasmettere le puntate da metà dicembre, quando quasi tutte le altre reti tirano i remi in barca e affrontano con i film d'archivio le feste natalizie.

Dunque staremo a vedere come Renzi se la caverà da presentatore: se la sua stagione televisiva sarà fulminante e brevissima come quella di premier o se avrà trovato la strada per una nuova carriera. Lui, intanto, abbellisce le sue gesta come quand'era alla prima «luminosa» Leopolda. Scrive su Facebook per annunciare la prossima apparizione: «Sono molto felice. Grazie a Lucio Presta e a tutta la sua straordinaria squadra che ha lavorato per mesi sotto il sole di Firenze. E grazie a Discovery che metterà in onda in Italia sulla Nove quello che per me era un sogno e adesso è diventato realtà». «Sì, un sogno - continua -. Ho sempre pensato che Firenze fosse speciale, capace di tenere insieme la politica e la bellezza, gli scontri e i capolavori, l'innovazione e la poesia, il passato e il futuro. Studiare, vivere, raccontare Firenze ti aiuta a vivere meglio. E in tempi come questi, quando la barbarie attacca la cultura, investire su un progetto educativo per Firenze è una sfida affascinante e difficile. La bellezza salverà il mondo, io ci credo davvero».

Avesse pensato a salvare la sinistra, il centro sinistra, il partito, il governo, la poltrona da presidente del Consiglio, vien da pensare, certo adesso non si troverebbe a parlare di «barbarie che attacca la cultura».

Invece, ora, ci ammalierà con la bellezza di Firenze, mentre tutto intorno sta andando in frantumi il resto d'Italia.

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