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Renzi: "Stiamo con Gentiloni, ma ora legge elettorale"

L'ex premier proclamato nuovo segretario del Partito democratico: "Pronti a un accordo con chicchessia, ma facciam o la legge elettorale"

Renzi: "Stiamo con Gentiloni, ma ora legge elettorale"

Dopo le primarie della scorsa settimana è ufficiale: Matteo Renzi è stato proclamato segretario del Partito democratico: l'ex premier potrà contare in assemblea su 700 delegati, Andrea Orlando su 212 grazie al 20% e Michele Emiliano su 88.

"Noi non mettiamo al centro degli algoritmi, ma mettiamo insieme donne e uomini, delle persone", dice Renzi aprendo il suo discorso con l'ennesima stoccata a Grillo. E richiamando i suoi all'unità, dopo le primarie e la scissione dei bersaniani: "Il Pd in questi cinque mesi ne ha vissute di tutti i colori: polemiche, litigi, scissioni, scontri", spiega, "Per cinque mesi abbiamo dato l'impressione di essere una comunità capace solo di litigare, tradendo il messaggio che la nostra gente da anni ci dà. Non ha vinto Matteo Renzi, non ha vinto Orlando, non ha vinto Emiliano, ha vinto il Pd che non litiga, che non si scinde, che discute ma non può accettare di essere il luogo in cui tutti sparano contro quartier generale per un po' di visibilità".

Poi, con una battuta, ha ringraziato i suoi sfidanti: "Staremo insieme fino al 2021, pensate un po'...", ha scherzato, "Fermiamoci un secondo, visto che è la prima volta. Diciamoci la verità: chi siamo noi oggi? O lo capiamo o perdiamo la ragione dello stare assieme. Dopo un viaggio così faticoso e tanta polemica vorrei partire dicendo grazie dal profondo del cuore ad Andrea Orlando e Michele Emiliano. Chi dice che non sono state primarie vere, non li conosce".

E assicura il suo sostegno al governo: "Io sono contento del lavoro che fa il governo, visto che il governo sta completando un lavoro già iniziato", dice Renzi, "Non c'è nessun dubbio, noi siamo quelli che stanno dalla parte del governo".

Di certo, l'ex premier ha fretta di andare al voto: "Il Pd è pronto a fare l'accordo con chicchessia, purché venga fatta una legge elettorale decente", incalza, "Il Pd non farà parte del capro espiatorio, non ci faremo prendere in giro dalle altre parti politiche".

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