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Il renzismo ultimo pretesto per la sinistra dei «pirla»

Il renzismo ultimo pretesto per la sinistra dei «pirla»

«È un pirla. Colpa di Renzi se ce sono in giro». Il «renzismo»: così il governatore di Puglia nonché candidato alla segreteria Pd Michele Emiliano ha liquidato una blanda contestazione da parte di due passanti a Milano, a margine di un convegno organizzato da Panorama. «Basta parlare male degli altri», questa la frase dei contestatori rispetto alla quale Emiliano ha tirato in ballo il «renzismo», che a suo dire avrebbe «portato questo all'interno del Pd».

A cosa si riferisse con «questo» non è dato sapere. La cosa certa è che evidentemente a sinistra si sentono orfani del «berlusconismo», non hanno elaborato il lutto e per sopravvivere a se stessi hanno bisogno di un nuovo avversario da demonizzare. Se per più di vent'anni hanno trovato nella figura di Silvio Berlusconi un collante e un pretesto per straparlare del nulla, stavolta se lo sono andato a cercare in casa propria. Erano ossessionati dal «berlusconismo» ora lo sono dal «renzismo». Il meccanismo è il medesimo: l'io narrante, nell'incessante ricerca di nessi causa-effetto, comincia a girare a vuoto e, non trovando nessuno più plausibile a cui dare la colpa, la rovescia su di sé.

Come l'antifascismo in assenza totale di fascismo viene tutt'oggi tirato in ballo a sproposito e in modo fuorviante, come l'antiberlusconismo ha svolto il ruolo di mantenimento dell'identità di una sinistra muta e cieca rispetto alle reali problematiche del Paese, così l'antirenzismo viene usato come alibi. Le presunte conseguenze dell'agire irresponsabile di un singolo individuo vengono indicate come causa ultima di ogni fallimento. Persino di una banale frase buttata là per strada, come nel caso di Emiliano. Scriveva nel 2011 Paolo Flores d'Arcais su MicroMega: «Silvio Berlusconi non è il nuovo Benito Mussolini. Ma ciò non deve rassicurare. Del fascismo il berlusconismo è l'equivalente funzionale e postmoderno».

Attendiamo un altro guru della sinistra al caviale che sostituisca Renzi a Berlusconi nel banale quanto stupido paragone col Duce.

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