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La ricetta di Berlusconi per vincere in Sicilia: "Meno fisco, più Stato"

Il Cavaliere lancia Musumeci: "La sinistra ha smesso di occuparsi del Sud, Fi primo partito"

La ricetta di Berlusconi per vincere in Sicilia: "Meno fisco, più Stato"

Meno tasse e più infrastrutture per rilanciare la Sicilia. Silvio Berlusconi gioca di squadra, mobilita il suo partito in vista delle elezioni siciliane, si prepara alla visita nell'isola prevista per il primo novembre e detta in una intervista al quotidiano La Sicilia la sua idea per il futuro della regione.

«L'unica previsione per il centrodestra è quella di vincere e per Forza Italia di essere il primo partito in Sicilia», è il suo auspicio. «La ricetta per la Sicilia è una sola, e si chiama crescita. Si basa su due pilastri. Uno è quello fiscale: meno tasse significano più denaro per i consumi e per gli investimenti. L'altro aspetto principale riguarda le infrastrutture. Meno Stato per fisco e burocrazia, più Stato per infrastrutture e sicurezza».

Il presidente di Forza Italia scaccia via tutte le voci circolate in merito a una sua presunta freddezza verso il candidato presidente del centrodestra. «Nello Musumeci è garanzia di trasparenza e correttezza, noi siamo i più credibili per riformare la Regione. Mi aspetto la vittoria in Sicilia. E Musumeci e Armao lavoreranno insieme in giunta».

Berlusconi ci tiene a sottolineare la perduta centralità del Sud. «Il mio governo completò la rete autostradale siciliana. Abbiamo investito per il Mezzogiorno in proporzione più di ogni governo precedente e arrestato la gran parte dei latitanti più pericolosi affiliati alla mafia e alla camorra e questo fa bene all'economia. I governi della sinistra riguardo il Ponte sullo Stretto non sono credibili. Negli ultimi anni la sinistra ha smesso di occuparsi del Sud, ma i problemi del Sud esistono sempre e sono drammatici». «Per questo - spiega Berlusconi - parlo di rivoluzione del fare: dobbiamo mettere la Sicilia e l'Italia in mano a persone che sappiano realizzare quello che promettono: una profonda e scientifica riorganizzazione nello Stato».

Le idee, però, camminano sulle gambe degli uomini e «non è credibile che questa riorganizzazione possano realizzarla i Cinque Stelle, che parlano di cambiamento senza contenuti e senza esperienza e che d'altronde in questi cinque anni hanno votato l'80% delle delibere della disastrosa giunta Crocetta».

Le parole di Berlusconi non passano inosservate e Musumeci interviene per ringraziare lo storico leader del centrodestra. «Ringrazio il presidente Berlusconi per le parole d'apprezzamento che ha avuto nei miei riguardi» dice il candidato alla presidenza della Regione Siciliana.

Lo sprint finale della campagna elettorale sarà importantissimo. Il candidato di M5S Giancarlo Cancelleri, secondo i sondaggi, è staccato dall'ex presidente della provincia di Catania, ma è in partita e spera nell'effetto traino di Beppe Grillo, presente in queste ore nell'isola.

Secondo alcune voci, il candidato del centrodestra, in virtù della sua credibilità personale ed essendo percepito come vincente, potrebbe però beneficiare del voto disgiunto di elettori moderati che non si riconoscono nel candidato del Pd.

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