Politica

Riesplode il caso Fazio. Di Maio: "Su certi stipendi serve buon senso"

Il capo politico del Movimento 5 Stelle, in un'audizione di fronte alla Commissione di vigilanza Rai, ammette: "Certo che c'è un caso Fabio Fazio. Speriamo che il prima possibile si possa ricostruire un po' di buon senso rispetto alle retribuzioni"

Riesplode il caso Fazio. Di Maio: "Su certi stipendi serve buon senso"

Finalmente un tema su cui Matteo Salvini e Luigi Di Maio concordano totalmente insieme alla maggior parte degli italiani: il superstipendio di Fabio Fazio. Oggi pomeriggio, nell'audizione di fronte alla Commissione di vigilanza Rai, il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro ha dichiarato: "Certo che esiste un caso Fazio in Rai. Spero che faccia parte il prima possibile delle azioni che si porteranno avanti all'interno della Rai per quanto riguarda le retribuzioni e anche l'ingegneria delle società di produzione. Sicuramente - ha continuato - questo è un tema che va affrontato, e fa parte delle sensibilità che abbiamo trasferito al management dell'azienda".

"Il nostro obiettivo - ha spiegato Di Maio - è che le retribuzioni in Rai vengano assegnate e pagate senza un'ingegneria legata a società esterne e società di produzione". Come nel caso del presentatore savonese, che percepisce denaro da viale Mazzini direttamente (2,24 milioni di euro di stipendio) e indirettamente (tramite la società Officina srl di cui è proprietario al 50%). Sulla mancanza di adeguati approfondimenti nelle prime serate Rai, Di Maio ha concluso: "Dispiace anche a me che in Rai ci sia solo una prima serata d’informazione ma le precedenti gestioni della Rai hanno regalato alla concorrenza Giletti, Floris, Gabanelli, Porro".

Lo stipendio di Fabio Fazio è al centro da anni di un'accesissima polemica. In passato il presentatore, insieme ad altri colleghi, si era scagliato contro la delibera che fissava un tetto massimo dei compensi per i dipendenti Rai di 240 mila euro annui, tanto da minacciare di andarsene. Delibera ignorata fino alla firma del nuovo contratto da 2 milioni e 240 mila euro. Periodicamente, il problema della retribuzione di Fazio torna di mmoda. Ad ottobre, Matteo Salvini aveva detto che "è una vergogna che ci siano stipendi nel pubblico come quello di Fazio: io cambio canale".

Non a caso, il presentatore di Che tempo che fa è stato tra i protagonisti della campagna "Anche lui non ci sarà", il count-down su Twitter che ha portato alla manifestazione del Circo Massimo dello scorso 8 dicembre.

Commenti