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Rifiuti e base in rivolta: Nogarin come la Raggi

Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin appare immobile come la Raggi. Giunta instabile, indagini e base critica: in Toscana c'è un'altra Roma

Rifiuti e base in rivolta: Nogarin come la Raggi

Non solo Virginia Raggi. C'è un altro Comune penatstellato che fa i conti con l'immobilismo della Giunta e con le promesse tradite dal suo primo cittadino. A Livorno Filippo Nogarin da due anni siede sulla poltrona del Comune. I risultati però mancano all'appello. E anche lui sembra impantanato in quella tipica prassi grillina che non risece a tradurre in fatti concreti le lezioni morali e le urla delle campagne elettorali una volta preso il potere.I problemi della sua città di fatto non mancano. E anche lui, come la Raggi è asfissiato dal problema rifiuti. Una problema che non riguarda soltanto le strade della città, ma anche il sindaco di prima persona, dato che qualche tempo fa ha ricevuto un avviso di garanzia legato all’inchiesta su Aamps, l’azienda controllata al 100% dal Comune che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del capoluogo toscano.

È attornao all'Aamps ruotano quasi tutti i problemi di Nogarin.Di fatto la crisi comincia già nel 2015 con l'approvazione del bilancio 2014, come ricostruisce l'huffpost. Sulla società peserebbe un macigno di 11 milioni di euro. Nogarin decide di spalmare su tre anni i mancati incassi aumentando la Tari. Ma di fatto la situazione si fa sempre più difficile. Comincia un braccio di ferro con i dipendenti. Il sindaco a questo punto autorizza la stabilizzazione di circa 33 precari. Una mossa che attira le polemiche dati i conti in rosso dell'azienda. Poi altre tegole: secondo il Tirreno il sindaco sarebbe indagato anche per falso in bilancio e abuso d'ufficio.

Nogarin come la Raggi: promesse e pochi fatti.

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