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Dalla riforma fiscale ai bonus famiglia. La "contro Finanziaria" di Forza Italia

Gli azzurri: i 15 miliardi per quota 100 e sussidi vanno usati meglio

Dalla riforma fiscale ai bonus famiglia. La "contro Finanziaria" di Forza Italia

Roma - Forza Italia riscrive la manovra del governo. E presenta una dettagliata controproposta, frutto della consultazione con categorie, ordini professionali, corpi intermedi e attività produttive. Il tentativo è quello di sollecitare e far venire allo scoperto l'identità profonda della Lega, sicuramente sensibile alle idee messe in campo nel documento, ma costretta a inghiottire alcune misure per assecondare la ragion di governo.

Forza Italia punta tutto su misure che possano alimentare la crescita più che agire in maniera difensiva e assistenziale come fa la manovra gialloverde. Gli azzurri chiedono di rinunciare al «sedicente reddito di cittadinanza e a quota 100 per un totale di 14-15 miliardi». I fondi così liberati dovrebbero essere investiti in una semplificazione del sistema fiscale. Innanzitutto con un primo passo deciso verso la flat tax: l'abolizione delle aliquote del 38 e del 41% e l'aumento da 75mila a 150mila euro della soglia da cui parte l'aliquota al 43%. Forza Italia punta poi con decisione sulle politiche per la famiglia con l'aumento dell'assegno di natalità; la possibilità per la madre lavoratrice di usufruire di voucher per l'acquisto di baby-sitting; risorse importanti per gli asili nido; aumento delle detrazioni per i figli.

Il partito di Piazza San Lorenzo in Lucina propone anche un sostanzioso aumento delle spese per sicurezza e difesa. E chiede una terapia shock per il Sud con l'esenzione totale dall'Ires (imposta sul reddito delle società) per Calabria, Campania, Sicilia e Puglia. Il tutto accompagnato da una riduzione del cuneo fiscale; dal rifinanziamento del piano Industria 4.0 e la conferma dell'alternanza scuola-lavoro.

«Dopo la cena Conte-Juncker è ormai chiaro - spiega Mariastella Gelmini nella conferenza stampa alla Camera - che l'esecutivo sarà costretto a rivedere completamente la legge di bilancio. Altro che 0,2 in meno di deficit/Pil... Oggi Forza Italia ha presentato le sue ricette per far ripartire il Paese. Abbiamo presentato emendamenti per la Flat tax, per il lavoro, per l'impresa, per gli italiani all'estero, per la famiglia, per la sicurezza, per il Sud. Siamo pronti a riscrivere questa cattiva legge di bilancio». «Così Salvini e Di Maio andranno alle Europee con un Italia in recessione», avverte Renato Brunetta. Roberto Occhiuto non ha dubbi: «È una manovra assistenzialista, non c'è nulla per lo sviluppo del Sud». Anche Giorgio Mulè la boccia senza riserve: «Va riscritta, le fondamenta poggiano sull'argilla». Sestino Giacomoni lancia un appello alla Lega: «Guardi il nostro pacchetto di emendamenti e ne tenga conto». Per Andrea Mandelli «i nostri 1.200 emendamenti sono la voce di una protesta verso una manovra che aggrava l'attuale situazione economica».

Enrico Zanetti, ex viceministro dell'Economia, sottolinea: «Non c'è niente per le famiglie e il ceto medio».

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