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Riforme, gli eredi di Ingrao arrabbiati con i manifesti del Pd

Celeste Ingrao, figlia del politico scomparso nel 2015, bacchetta il Partito democratico: "Grave mancanza di rispetto verso chi non c'è più e ha comunque combattuto le sue battaglie in un altro momento della storia e della politica italiana"

Riforme, gli eredi di Ingrao arrabbiati con i manifesti del Pd

Si infiamma la polemica sul referendum per le riforme della Costituzione. Dopo l'Anpi e Bianca Berlinguer anche gli eredi di Pietro Ingrao prendono le distanze dal Pd, che utilizza le immagini dei vecchi leader per portare avanti la campagna per il "Sì". Su Facebook Celeste Ingrao, figlia del politico scomparso nel 2015, bacchetta il Partito democratico: "Sono una convinta sostenitrice del no alla pseudoriforma renziana della Costituzione. Non ho però mai nemmeno pensato di utilizzare l'immagine di mio padre per sostenere le mie ragioni. Mi sembrerebbe una grave mancanza di rispetto verso chi non c'è più e ha comunque combattuto le sue battaglie in un altro momento della storia e della politica italiana. Non tutti però hanno evidentemente la stessa sensibilità". E ancora: "Gira da ieri su Facebook una foto di papà con appiccicato sopra un grosso sì e il simbolo del Pd, prendendo a pretesto frasi pronunciate in tutt'altro contesto e avendo in mente tutt'altra riforma. Non so chi siano gli ultras renziani che hanno avuto questa brillante idea. Mi viene però da dirgli che se, come si usa dire ora, bisogna metterci la faccia ci mettessero la loro e quella dei loro ispiratori"

Al momento, come sottolinea l'Huffington Post, non si sa ancora se la campagna che sta girando sui social sia "ufficiale", cioè se sia stato il Pd stesso a commissionarla, oppure sia solo il frutto di un'iniziativa estemporanea. L'arrabbiatura degli eredi, però, c'è stata lo stesso.

E non sono solo gli eredi a perdere le staffe.

Anche Gianni Cuperlo, minoranza dem, non ha per nulla gradito i riferimenti a Berlinguer, Ingrao e Nilde Iotti.

Manifesto Ingrao referendum
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