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Riforme, nuovo incontro tra Berlusconi e Renzi

Iniziato poco dopo le 17, il faccia a faccia è durato un'ora e 45 minuti. Atteso ormai da giorni, è servito per fare il punto su diversi temi. Sul tavolo anche gli obiettivi futuri del governo, a partire dalla riforma della giustizia e del lavoro

Riforme, nuovo incontro tra Berlusconi e Renzi

Un nuovo incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi per fare il punto sulle misure da mettere in campo nei prossimi mesi. All'indomani della presentazione alle Camere del piano "Mille giorni", il presidente del Consiglio ha incontrato a Palazzo Chigi il leader di Forza Italia. Un faccia a faccia atteso ormai da giorni che è stato pensato per fare il punto su diversi temi, in partricolar modo le riforme che verranno presentate nelle prossime settimane dal governo.

Berlusconi è arrivato a palazzo Chigi poco dopo le 17, accompagnato da Gianni Letta, per incontrare Renzi. Per circa un'ora e quarantacinque minuti all'incontro, a cui hanno partecipato anche il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e Denis Verdini, hanno parlato degli obiettivi futuri dell’esecutivo. A partire dalla legge elettorale e dalle riforme costituzionali. "È stato un incontro positivo - ha spiegato Guerini - abbiamo convenuto sulla necessità di accelerare sulla riforma della legge elettorale e abbiamo confermato il percorso sulle riforme". I due leader avrebbero concordato la calendarizzazione dellal'Italicum in tempi brevi in Commissione al Senato.

Durante il faccia a faccia ci sarebbe stato anche spazio per affrontare le riforme della giustizia e del mercato lavoro. Forza Italia è disponibile a collaborare con il governo, ma solo se Renzi si impegnerà a non aumentare le tasse e se ci sarà un atteggiamento chiaro da parte dell'esecutivo. Berlusconi ha innanzitutto voluto capire se il governo vuole andare avanti oppure evocare il voto anticipato come era uscito nei retroscena degli ultimi giorni. "Non si è assolutamente parlato di elezioni anticipate - ha assicurato Guerini - l'orizzonte è quello della legislatura".

Durante l'incontro Berlusconi e Renzi non affrantato i nodi sulle nomine alla Corte costituzionale e Consiglio superiore della magistratura. L'intesa è stata, infatti, affidata ai gruppi parlamentari dei due partiti.

"Non si è parlato di Consulta e Csm se non nei termini in cui si è espresso il capo dello Stato", ha commentato Guerini lasciando palazzo Chigi al termine dell'incontro.

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