Politica

Rischio invasione, Londra ci bastona

Il premier inglese critica Hollande («Vergognoso l'assalto dei migranti ai Tir») e l'Italia: «Poche schedature»

Roma L'Inghilterra sbarra l'ingresso e chiede all'Italia di fare da usciere per decidere così chi eventualmente accogliere e chi respingere. David Cameron vuole infatti che dal nostro paese arrivino soltanto «migranti meglio schedati». Calais spaventa la Gran Bretagna e il governo mostra subito il pugno di ferro. Cameron condanna come «scene totalmente inaccettabili» le immagini dei migranti che dal lato francese del Canale della Manica si lanciano all'assalto dei tir e dei camion, scatenando pure risse tra loro per accaparrarsi i posti «migliori» e la Bbc trasmette in diretta le immagini degli uomini in fuga. Le autorità francesi parlano di una massa di profughi mai vista prima, 3 o 4mila persone, accampate in una sorta di baraccopoli che bivaccano a Calais, aspettando l'occasione giusta, offerta in questi giorni dallo sciopero dei lavoratori portuali in Francia che ha bloccato la circolazione nell'Eurotunnel permettendo così ai migranti di prendere d'assalto i camion.

Dopo le accuse lanciate dal sindaco di Calais, Natacha Bouchart che aveva sollecitato un intervento inglese anche economico la risposta di Cameron non si è fatta attendere . Sicuramente, garantisce il premier, l'Inghilterra è pronta a fare molto di più sul fronte dell' emergenza immigrazione . Ma naturalmente non per accogliere i migranti soltanto per respingerli meglio. Durante l'audizione alla Camera dei Comuni Cameron parla della necessità di porre fine alle reciproche accuse con la Francia per passare invece ad una proficua collaborazione aumentando la sicurezza delle frontiere. Qualora ne venisse confermata la necessità gli inglesi sono pronti a inviare unità cinofile per scovare meglio e subito tutti i migranti nascosti sui camion e più personale per i controlli su entrambi i lati del Canale sia a Calais sia a Dover. «Dobbiamo fare di più per assicurare che la Gran Bretagna sia un posto meno facile per i clandestini per arrivare e lavorare -prosegue Cameron-. Dobbiamo mettere fine al problema all'origine rompendo il legame tra salire su una barca e stabilirsi in Europa». È stato poi l'ambasciatore britannico a Parigi Peter Ricketts a confermare uno stanziamento di «15 milioni di euro, per migliorare la sicurezza e le attività nel porto installando barriere» per contenere i movimenti dei migranti. Dopo il muro dell'Ungheria eccone un altro.

Tanto per avere chiaro quale sarà il clima con il quale si aprirà il Consiglio Europeo di oggi, Cameron chiarisce quale debba essere il ruolo dell'Italia. «Vogliamo vedere migranti meglio schedati ma francamente molto di questo bisogna che sia fatto in Italia dove arrivano», dice il premier. In sostanza che il Consiglio Europeo si limiterà a un formale richiamo al rispetto degli accordi di Dublino e di Schengen e che l'accoglienza delle migliaia di profughi che arrivano sulle nostre coste resterà un problema italiano. Sì, certamente ci sarà un ridistribuzione ma sempre su base volontaria perché l'Inghilterra porrà un netto rifiuto alle quote obbligatorie.

Se poi si calcola che di media la metà delle richieste di asilo viene respinta perchè mancano i presupposti per accoglierle ecco che di fatto su cento migranti che arrivano è probabile che la maggioranza resti qui.

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