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Ritornano i soliti girotondini con la maschera di Roosevelt

Il nuovo movimento ispirato al presidente Usa arruola i vecchi volti della sinistra di piazza. E flirta con il M5s

Ritornano i soliti girotondini con la maschera di Roosevelt

Dai girotondini antiberlusconiani ai nuovi girotondi sovranisti, un po' massonici e filogrillini, cambiano i tempi ma alla fine, gira che rigira il girotondo, i nomi sono sempre quelli. Per il prossimo congresso del Movimento Roosevelt a Roma (titolo, Costituzione: come difenderla, mantenerla o migliorarla, immagine della locandina: il Quarto stato di Pellizza da Volpedo), risultano invitati come relatori - sempre che lo sappiano, noi ci atteniamo alla comunicazione ufficiale dell'evento - l'intramontabile Gustavo Zagrebelsky, in rappresentanza dei costituzionalisti non allineati, i complottisti Giulietto Chiesa e Fernando Imposimato («C'è il gruppo Bilderberg dietro alle stragi di Stato italiane»), l'ex pm Antonio Ingroia già indagatore di trattative Stato-mafia e fondatore di un movimento politico di insuccesso, l'ex giudice della Corte costituzionale Paolo Maddalena molto seguito dai grillini per le teorie No-Vax e No-Finanza («Le banche e le multinazionali si sono appropriate di tutte le istituzioni finanziarie mondiali ed europee»), quindi l'avvocato ed ex senatore Ds Felice Besostri, anche noto come il distruttore di leggi elettorali (suoi i ricorsi contro il Porcellum e l'Italicum). E poi un lungo elenco di personaggi estratti dai mondi più diversi, ma sempre antagonisti verso «le pulsioni neo oligarchiche impegnate nel ridurre i diritti umani, lo stato sociale e la democrazia», come si legge nel manifesto del «Movimento Roosevelt».

Ma cos'è? Trattasi di un «soggetto politico meta-partitico di impostazione ideologica democratico-progressista, liberal-socialista, keynesiana, laica e libertaria» (descrizione che riportiamo fedelmente dall'autopresentazione del movimento che prende il nome dal presidente Usa Franklin Delano Roosevelt, democratico, eletto per quattro mandati alla Casa Bianca, promotore del New Deal), fondato da Gioele Magaldi, Gran Maestro della loggia massonica Grande Oriente Democratico - da lui stesso fondato in polemica con il Grande Oriente d'Italia -, convinto che il mondo sia pilotato da 36 superlogge segrete (le chiama Ur-Lodges) a cui sono affiliati tutti i potenti della terra, banchieri, magnati dell'industria, presidenti e premier, come spiegato in un libro pubblicato dall'editore Chiarelettere. «Grillo ha citato più volte il mio libro nei suoi post e il blog mi ha intervistato - ha raccontato Magaldi - Mi hanno detto che lo stesso Casaleggio ha trovato il mio libro illuminante».

E anche nell'evento sulla Costituzione non manca, nel cocktail di movimenti e partitini invitati a contribuire - dal Risorgimento Socialista al Fronte Sovranista Italiano, da L'Altra Europa con Tsipras a Mdp con il nome del deputato D'Attorre nel programma - c'è anche il M5s. Tra i relatori in cartellone il senatore grillino Carlo Martelli. Da segnalare anche Giorgio Cremaschi, l'ex presidente del Comitato Centrale della Fiom, ora vicino al M5s sui temi del lavoro (suoi alcuni post sul blog di Grillo). E poi, supervisore economico del Movimento Roosevelt è Nino Galloni, economista vicino ai Cinque stelle, tanto che si fece il suo nome come assessore al Bilancio della giunta Raggi dopo l'addio di Minenna («Io dò la mia disponibilità, sono sempre stato su posizioni di condivisione con i principi originali del M5S)». «Con i grillini ci sono contatti politici e alcune visioni comuni» ha spiegato Magaldi.

Ma tra il complottismo universale, le Ur-logge internazionali, il sovranismo anti-capitalista e la brigata di costituzionalisti ex girotondini, qui si va anche oltre.

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