Cultura e Spettacoli

La rivincita dei "supplenti" tv La crisi fa volare i talk estivi

Ottimi ascolti delle trasmissioni di approfondimento Bisticci social tra la Gentili e Telese: «Ti ho battuto»

La rivincita dei "supplenti" tv La crisi fa volare i talk estivi

Loro, più Salvini fa casino, più sono contenti. Più Salvini apre crisi di governo, poi ci ripensa, poi torna indietro, poi ricambia idea, poi boh non si sa cosa vuol fare, più gongolano. Ovviamente sono i conduttori dei talk estivi che vedono come manna dal cielo i drink estivi in spiaggia del vicepremier che dopo aver ballato con ragazze in bikini leopardato annuncia la sfiducia a Conte, chiede pieni poteri e poi vede il Diavolo incarnato nel possibile patto Pd-5 Stelle. Insomma Giuseppe Brindisi e Veronica Gentili di Stasera Italia su Rete 4 e la coppia Luca Telese -David Parenzo di In Onda su La7 sono su di giri. E pure il Tg2 post allunga il passo.

I dibattiti si accendono, gli ascolti, ovviamente, prendono il volo e le serate si allungano sempre più per seguire le vicende politiche e gli infiniti battibecchi politici. E così i supplenti, i conduttori estivi che prendono il posto dei titolari Lilli Gruber e Barbara Palombelli si trasformano in star. Un bel colpo di fortuna. E, come si conviene alle prime donne della tv, cominciano a pizzicarsi sull'Auditel, il nervo scoperto di ogni anchorman, perché quell'insieme di numerini esalta (o deprime) ogni buon conduttore. Così ad aprire le danze è stata Veronica Gentili, in conduzione singola dall'inizio di agosto nel talk di Rete4, che via Twitter ha rivendicato i buoni ascolti di Stasera Italia. «Dal 3 per cento facciamo oltre il 6 di media ad agosto, gli unici a superare l'8. Altri dal 5 vanno poco oltre il 6. La si può raccontare come si vuole ma la realtà la raccontano i numeri»... «Altri» ovviamente si riferisce al talk in diretta concorrenza, sia d'estate che d'inverno e in ogni stagione, de La7. Infatti non si è fatta attendere la replica di Luca Telese, giornalista iper attivo su tutto e pure sui social e sui dati d'ascolto, che infatti ha replicato: «Cara Veronica, questo tuo appassionato e sofferto vittimismo algebrico è sublime: ieri noi accesi, voi spenti, noi Tarzan, tu Jane». Controreplica: «Nessun vittimismo caro, Anzi grazie per questo agosto dove vi ho battuto... Ritentate sarete più fortunati». Insomma, frecciatine social tra volti inebriati dai numeri che girano veloci.

La sostanza, al di là delle soddisfazioni personali, è che il pubblico risponde sempre prontamente al dibattito politico, al bisogno di informazione. E di questo godono i canali che tengono accesi i talk, i programmi di approfondimento, oltre ovviamente ai tg e a tutte le reti all news. Così, solo per fare un esempio, basta vedere l'impennata di In onda, dopo l'apertura della crisi da parte di Salvini. La scorsa settimana il talk di Telese-Parenzo è passato da poco meno del 6 per cento di share al 7,35 raggiunto nella fatidica sera dell'annuncio della sfiducia a Conte. Ed è poi rimasto sopra la soglia del 7 tutte le puntate successive tranne l'altra sera in cui andava in onda una puntata registrata sul fascismo con il libro di Scurati. Pure la media del talk allungato tutta la prima serata per seguire fino a notte le vicende è alta: quasi il 5 per cento mentre sulle altre reti c'erano i soliti film. Anche Stasera Italia è andato a gonfie vele, sia nelle versioni in access sia negli speciali lunghi.

Questo per soffermarci solo sui talk e i programmi di approfondimento in onda tutti i giorni, ma senza dimenticare ovviamente gli speciali dei telegiornali delle reti ammiraglie che hanno superato ovviamente la doppia cifra. Insomma, è solo l'inizio: i conduttori in onda in questi giorni non solo sono fortunati per gli ascolti, ma anche per la loro carriera.

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