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Roma, altra tegola sulla Raggi "Il bilancio non è veritiero"

I revisori contabili del Campidoglio stroncano il consolidato. La replica: «È un organismo politico»

Roma, altra tegola sulla Raggi "Il bilancio non è veritiero"

I l comunicato, che le agenzie di stampa battono all'ora di pranzo, è freddo e impersonale e anche un tantino enigmatico. L'Oref (organismo di revisione economico finanziaria) del Comune di Roma esprime «parere non favorevole (sic) al Bilancio consolidato che arriva oggi (ieri, ndr) in Aula Giulio Cesare». Non bastava dire «contrario»? Già nella premessa della conclusione c'erano però aggettivi fin troppo espliciti. «Le risultanze esposte nel bilancio - si legge - non rappresentano in modo veritiero e corretto la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo amministrazione pubblica di Roma Capitale». L'Oref si spinge, nella conclusione del suo rapporto, fino a consigliare all'amministrazione capitolina un maggior controllo sui conti delle società partecipate. Insomma è solo una questione di numeri. E non è nemmeno la prima volta che il Campidoglio in versione pentastellata incorre nelle reprimende contabili dell'Oref. Già nel dicembre dell'anno passato il presidente Federica Tiezzi si era detta «colpita dall'ingenuità» dell'amministrazione pentastellata. E dall'uso di «termini inappropriati» utilizzati proprio per redigere il Bilancio. Insomma l'Oref allora aveva puntato l'indice contro l'«inesperienza» e il «candore» della nuova giunta capitolina. A quasi un anno di distanza e negli uffici dei revisori capitolini ci si aspettava una maggiore prudenza e sagacia da parte del sindaco e dei suoi accoliti. Questi, poi, non hanno preso bene la velata censura dell'Oref. C'è chi come la parlamentare grillina Laura Castelli insinua il dubbio che i membri di questo organismo «tecnico» abbiano con questa bocciatura eclatante mostrato un evidente interesse a «buttarsi in politica». Suggerimento e accenno che lo stesso assessore al Bilancio (il quarto in 16 mesi) Gianni Lemmetti fa suo. «L'Oref fa politica - conferma l'assessore -. Approveremo il Bilancio consolidato 2016. E non ci faremo fermare da chi approfitta del ruolo tecnico per esprimere giudizi politici che non gli competono». E infatti in serata l'Aula approva (con 27 voti favorevoli su 32). Lemmetti d'altronde è fresco di nomina e forestiero. Viene, come si sa, dalla Toscana dove ha per tre anni ricoperto il ruolo di assessore al Bilancio del Comune di Livorno. Quindi forse non sa che proprio la Raggi aveva, nel corso di un enfatico intervento nell'aula Giulio Cesare, difeso l'operato dell'Oref ai tempi della giunta Marino. Ieri nella stessa aula, dove era in corso il dibattito sul Bilancio consolidato 2016, Lemmetti ha fatto spallucce sui rilievi dell'Oref. «Per la prima volta abbiamo potuto scattare una fotografia di Roma Capitale e delle due società partecipate Ama e Atac e ci siamo resi conto del loro stato. Nessuno di noi si è permesso di dare un'impostazione politica del bilancio consolidato, perché non ha di per sé un'impostazione politica».

La bocciatura da parte dell'Oref fa tornare i grillini al loro primordiale stadio giustizialista. E il capogruppo consiliare Paolo Ferrara per difendere l'operato della giunta attacca la presidente dell'Oref sul piano personale. «Tiezzi è la moglie di un esponente Udc di Rieti. Ed è indagata per bancarotta fraudolenta.

Il sospetto che l'Oref approfitti del suo compito per fare politica è legittimo».

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