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La Roma dei grillini finisce inghiottita da una voragine

Crolla una strada alla Balduina: sprofondano otto auto I residenti avevano allertato i vigili. La procura indaga

La Roma dei grillini finisce inghiottita da una voragine

Decine di famiglie evacuate, otto auto precipitate nel vuoto per fortuna senza nessuno a bordo, cittadini nel panico e traffico in tilt. Ancora una volta la Capitale offre l'immagine di una città allo sbando dove può accadere di tutto e in qualsiasi quartiere: dalla periferia al centro storico non si salva nessuno. E anche ieri soltanto per un caso si è evitata una tragedia. Nel cuore di Roma si è aperta una voragine che poteva provocare molte vittime: uno sfacelo che sembra rispecchiare lo sfacelo della gestione grillina del Comune di Roma. Un disastro sul quale è già stata aperta indagine da parte della Procura di Roma.

Intorno alle sei del pomeriggio nella zona della Balduina si è aperta una grossa voragine, profonda una decina di metri nella quale sono precipitate le macchine che in quel momento si trovavano lungo la strada. Il crollo è avvenuto in via Livio Andronico. In pratica si è sfaldato il margine di un cantiere dove si stavano eseguendo lavori di costruzione di un nuovo complesso residenziale.

Immediato l'intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto prima di tutto verificare che non ci fossero vittime. Nei primi momenti infatti non si poteva avere la certezza che non ci fossero operai all'interno del cantiere o che tutte le macchine precipitate fossero vuote. Due palazzine adiacenti alla linea del crollo sono state evacuate e dunque al momento ci sono 20 famiglie che non possono rientrare in casa. Saranno i vigili del fuoco ad eseguire gli accertamenti per verificare la stabilità degli edifici.

Le prima avvisaglie del crollo si sono avute quando hanno ceduto le colonne di contenimento del cantiere adiacente. Anche questo però appare un disastro annunciato. L'area del cantiere era quella che anni fa ospitava una scuola storica romana e la sua chiusura aveva destato già all'epoca molte polemiche. Il cantiere appartiene ad una grossa società di costruzioni che sta realizzando un progetto residenziale con appartamenti di lusso. Qualche giorno fa era stata segnalata una grossa perdita d'acqua dovuta forse a una rottura delle condotte a seguito dei lavori. Sembra che il guasto fosse stato risolto ma i residenti delle palazzine evacuate ieri, nelle scorse settimane avevano segnalato ai vigili di zona di aver sentito in più occasioni «tremare» le mura di casa oltre ad aver visto sollevarsi della polvere. Insomma ci sarebbe stato più di un motivo per eseguire un'ispezione e verificare la sicurezza del cantiere. Ma il sindaco, Virginia Raggi, è arrivata a disastro avvenuto assicurando che si troveranno i responsabili: «Se le palazzine non saranno agibili le famiglie saranno ospitate dal Comune. Si tratta di 20 nuclei familiari, 50-60 persone. L'evacuazione è precauzionale». Ma visto che i cittadini avevano lanciato l'allarme non sarebbe stato il caso di intervenire con un controllo? «Le responsabilità saranno accertate con le conseguenze del caso. -assicura il sindaco- L'area è sotto sequestro della magistratura. Chi è responsabile dovrà pagare».

Evidentemente anche in questo caso per il primo cittadino la responsabilità si trova sempre altrove ed è sempre di qualcun altro.

Il primo ad attaccare la gestione Raggi è il senatore azzurro, Maurizio Gasparri. «Roma è in totale stato di abbandono. Per un puro caso oggi non si è verificata una tragedia nella zona della Balduina, La Raggi e la sua amministrazione sapevano bene che quella zona era pericolosa, visto che già pochi giorni fa erano stati eseguiti dei lavori sulla strada poi crollata per una perdita d'acqua. L'incapacità dei Cinque stelle è devastante. Cacciare la Raggi è un'emergenza democratica.

I grillini truccano i conti e mettono a rischio la vita della gente».

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