Economia

Roma-Milano in 2 ore e 20: quanto manca al supertreno

Atteso per l'Expo, l'Etr 1000 di Trenitalia deve slittare la sua prima corsa Manca la certificazione che permetta ai convogli di correre oltre i 300 km/h

Roma-Milano in 2 ore e 20: quanto manca al supertreno

Per andare in treno da Milano a Roma in 2 ore e 20 minuti, sfrecciando a 350 chilometri l'ora, bisognerà aspettare il 2016. Ci vorranno ancora 8-9 mesi. Forse anche di più. Il nuovo treno superveloce, l'Etr 1000 - che Trenitalia ha presentato il settembre scorso a Berlino preannunciandone una corsa inaugurale per l'avvio di Expo del prossimo primo maggio - è pronto. E sarà regolarmente in servizio con l'orario estivo, cioè dal 12 giugno, con le prime 4 o 5 coppie di mezzi. E potrà effettivamente andare fino a 360 chilometri l'ora. Tutto secondo il menù previsto. Tranne però il boccone più ghiotto. Perché per il momento la velocità massima rimarrà la stessa: 300 all'ora. Con gli stessi tempi attuali minimi di percorrenza: 2 ore e 55 da Centrale a Termini, che scendono a 2 e 40 se si sale a Rogoredo e si scende a Tiburtina. Lo stesso tempo impiegato, naturalmente, anche dal concorrente Italo di Ntv.

Se qualcuno aveva capito che si era ormai a un passo da un nuovo taglio nella «distanza» tra la Capitale e la città di Expo, aveva capito male. Forse la comunicazione poteva indurre in errore. E di certo possiamo immaginare quanto questa innovazione avrebbe dato lustro al Paese, al governo, a Expo, quindi a nessuno conveniva perder tempo. Ma le cose erano più complesse di quanto non si fosse immaginato. E visto che si tratta di sicurezza, forse è meglio così.

Il punto è che il nuovo Etr 1000 (costruito dal consorzio AnsaldoBreda-Bombardier) non ha ancora terminato le procedure di certificazione e omologazione richieste dall'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Un'agenzia di nomina governativa da cui dipende una sorta di «bollino blu» che permette di elevare il limite di velocità (fissato comunque a livello europeo a 350 all'ora). Per quanto riguarda Trenitalia, sono in corso i test con un «verificatore indipendente di sicurezza» per ottenere la certificazione. A cui seguirà l'omologazione da parte dell'Agenzia. Tempi stimati: 8-9 mesi.

Per quanto riguarda l'infrastruttura - cioè binari, alimentazione e segnalamento, questa non richiede l'omologazione né, pare, adeguamenti tecnici. Ma una volta ottenuta l'autorizzazione, Trenitalia dovrà sottopporla agli uffici tecnici di Rfi per le verifiche di compatibilità della rete con la nuove volocità massima richiesta. Altra procedira che richiede tempo. E la massima velocità riguarderà solo la tratta Firenze-Milano, perché sulla più vecchia rete alta velocità Firenze-Roma (dove la velocità massima è già oggi ridotta a 250) si potrà arrivare solo a 300, grazie alle caratteristiche del nuovo Etr che distribuisce potenza più «delicatamente» (non è più azionato dalle due sole motrici di testa e coda, ma distribuisce la sua potenza su i carrelli lungo l'intera lunghezza del treno, ci dicono i tecnici delle Fs). Dopodiché, tutto questo lavoro sarà per risparmiare 10 minuti. Perché gli altri 10 dipendono dal «sottoattraversamento urbano» nel nodo di Firenze: nove chilometri sotterranei per evitare l'intoppo della stazione, i cui lavori sono stati interrotti per l'inchiesta sulla grandi opere e che sono in ritardo non stimabile.

Solo al termine dell'intero «combinato disposto» autorizzazioni-nodo Firenze si potrà «volare» tra Milano e Roma in 2 ore e 20. Sia con Trenitalia sia con Ntv, i cui treni Italo (Agv575, già nati con la «motorizzazione ripartita») garantiscono dall'azienda possono viaggiare anch'essi a 350. E, comunque, parliamo dei tempi tra Rogoredo e Tiburtina. Mentre tra Centrale e Termini il tempo dovrebbe scendere da 2,55 a 2,35. Poi, in un secondo momento, si dovrebbe scendere anche tra le stazioni principali e abbattere forse perfino il muro delle due ore.

Quando, ancora non si sa.

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