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Roma, Pd e Fi contro l'assessore M5S: "È in conflitto d'interesse, si dimetta"

La donna scelta dalla Raggi per gestire il caos rifiuti era stata consulente Ama. I riflettori della Procura

Roma, Pd e Fi contro l'assessore M5S: "È in conflitto d'interesse, si dimetta"

Roma - Sarà scelto con il «metodo grillino» il prossimo amministratore dell'Ama, cui spetterà l'arduo compito di ripulire la capitale dall'immondizia e rimettere ordine nel caos dell'azienda romana dei rifiuti.

Un caos dal quale non si sottrae neppure l'attuale assessora all'Ambiente Paola Muraro, scelta dalla sindaca Virginia Raggi. Proprio lei, che ha messo con le spalle al muro l'amministratore Daniele Fortini - al quale ora è destinato a succedere un esterno deciso in base al curriculum - è nell'occhio del ciclone per essere stata 12 anni di seguito, sotto tre diverse giunte, consulente esterna proprio dell'Ama, azienda sulla quale ora ha competenze politiche e con la quale ha ancora in piedi un contenzioso di 200mila euro, incassando per il suo incarico più di un milione di euro. Un potenziale conflitto di interessi che ha scatenato uno bagarre politica. Con il Pd e Fi che vorrebbero le sue dimissioni e le senatrici Monica Cirinnà, Rosanna Filippin e Francesca Puglisi che la attaccano su Twitter: «Non bastano le dirette streaming per essere trasparenti». Il riferimento è al duro faccia a faccia con Fortini trasmesso su Facebook durante il blitz effettuato nei giorni scorsi all'Ama. La Muraro, che dell'azienda è stata appunto superconsulente per oltre un decennio, aveva chiesto come mai, per risolvere il problema della città sommersa dall'immondizia, non venisse utilizzato il tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà del patron dei rifiuti Manlio Cerroni e ora affittato a un suo fedelissimo. Dimenticando che su quell'impianto è in corso una doppia indagine della Procura di Roma, oltre a quelle già avviate sull'Ama in seguito ai 14 esposti presentati dal solo Fortini. La Muraro dice di non essere stata contattata dai magistrati e avverte: «Sull'Ama ho un mio dossier». Ma i pm vogliono chiarire anche i dettagli della sua consulenza, durata dal 2004 al 2016 e passata attraverso le vicende e i protagonisti di Mafia Capitale. Uno di questi, Franco Panzironi, che la Procura ritiene fosse a libro paga del re delle coop Salvatore Buzzi, è stato amministratore delegato della municipalizzata.

Il senatore Francesco Giro ( Fi) chiede che «si faccia chiarezza» sulla voce che la Muraro sia indagata; Stefano Fassina, di Sinistra Italiana, chiede subito un consiglio straordinario. Attacchi arrivano anche da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: «È in questo modo che il M5S intende segnare la discontinuità con il passato?».

Fortini intanto mette in guardia dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, possibili nella situazione di fragilità e vulnerabilità in cui si trova Roma.

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