Elezioni Politiche 2018

Roma, il tonfo del Pd a Tor Bella Monaca

A Tor Bella Monaca, periferia di Roma Sud dove solo 5 anni fa il centrosinistra prendeva il 64% mentre, due settimane fa, il Pd si è fermato al 16%

Roma, il tonfo del Pd a Tor Bella Monaca

C’era una volta il Pd che vinceva nei quartieri popolari. Ora non c’è più, almeno a Roma, la Capitale d’Italia che, fino al 2008, per 25 anni consecutivi ha avuto amministrazioni di centrosinistra.

Quartiere simbolo della scollatura tra il Pd e le periferie è Tor Bella Monaca, dove solo 5 anni fa il centrosinistra prendeva il 64% mentre, due settimane fa, il Pd si è fermato al 16%. Alessandra Laterza, tra i militanti locali dem più noti del VI Municipio della Capitale, all’ Agi non concede attenuanti al suo partito: “È comodo dire che abbiamo preso questa batosta per colpa di una tendenza generale del Pd. Sarà anche vero, ma è altrettanto vero che qui ci siamo allontanati dal disagio, e io che ho delle responsabilità non ho problemi ad ammetterlo". Dal 2007 a oggi i circoli, a “Torbella”, sono passati da 11 a 4 e l’unico leader nazionale a presentarsi in giro nel quartiere è stato Matteo Salvini a fine febbraio. Un’improvvisata che ha fatto impennare i consensi per la Lega fino a farle raggiungere la cosiddetta ‘doppia cifra’, proprio in una delle zone più popolari di quella che una volta era chiamata dai leghisti ‘Roma Ladrona’. “C'era già una tendenza marcata verso l'estrema destra verso chi si è fatto carico, seppure con metodi non propri della politica, del disagio di queste persone. Nelle torri ai piani alti non c'è acqua corrente, alcune fogne non funzionano, lo stesso vale per gli ascensori. Anche pagare gli idraulici alle famiglie più povere, come ha fatto l'estrema destra, è un gesto che porta consenso", osserva Laterza che ora attende l’arrivo del segretario reggente Maurizio Martina per il prossimo 24 marzo. Il Pd si è arroccato in località come Torre Spaccata, dove l’ostilità dei residenti è minore, mentre a “Torbella” è stato lasciato campo libero all'estrema destra."Quando vedono le luci del circolo accese spesso siamo bersaglio di lanci di oggetti e di insulti", racconta Alessandra parlando dei boss locali che gestiscono lo spaccio della droga. Fabrizio Compagnone, segretario Pd del VI Municipio, spiega che da queste parti “c’è disperazione, solitudine, voglia di qualcosa che crei l'urto, e questo ora per la gente significa Lega. Il momento decisivo è stato Mafia Capitale e le dimissioni di Marino”. “A Martina diremo che c'è bisogno di un Pd utile, e propositivo.

Da qui non si scappa", conclude.

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