Politica

"Romeni criminali". Di Maio tira dritto: "Chiedano scusa i radical chic"

Ieri il post: "Dalla Romania importiamo solo criminali". Alle polemiche il grillino risponde picche: "Confermo tutto, non mi scuso"

"Romeni criminali". Di Maio tira dritto: "Chiedano scusa i radical chic"

Luigi Di Maio non si scusa. Anzi, rincara la dose. "Confermo le parole del ministro della Giustizia romeno del 2009, riprese poi da Ardita, sul fatto che di 100 persone oggetto di mandato di cattura in Romania il 40 per cento è in Italia. Non confermo invece ciò che non ho detto e ciò che volessi offendere i romeni, cosa che non ho mai voluto fare". All'indomani delle polemiche per il post pubblicato su Facebook, il deputato grillino tiene il punto e, nel corso della diretta web a CorriereLive, giudica "più offensive certe difese dei romeni".

A far infuriare i romeni è stato un post del vicepresidente della Camera in cui veniva condiviso uno studio del governo di Bucarest secondo cui quattro romeni su dieci che sono immigrati in Italia si sono dati alla criminalità. Una scelta fatta sulla base della debolezza del nostro sistema penale. "Siccome in Italia la politica non ha mai voluto far funzionare la giustizia, anzi molto spesso l'ha sabotata volutamente - ha commentato Di Maio su Facebook - noi stiamo attraendo delinquenti, mentre le nostre imprese scappano dove i sistemi giudiziari sono più efficienti: come in Romania". Secondo il deputato del Movimento 5 Stelle, questi sono i risultati di "vent'anni di partitocrazia degli amici degli amici". Quindi, conclude il post suggerendo di "non votarli più per far cambiare le cose". Il post ha fatto infuriare un'intera comunità. Ha protestato anche l'ambasciatore George Gabriel Bologan.

Di Maio non si lascia piegare dalle critiche. E decide di non chiedere scusa per aver detto un'ovvietà. Anche perché, dalla sua, ha i numeri di uno studio pubblicato dallo stesso governo romeno. "Io non ho nulla di cui scusarmi - ribadisce - si scusino con me, invece, i radical chic che mi attaccano con argomenti da me mai usati". Il deputato grillino ricorda, infine che "anche Veltroni disse che non si potevano 'aprire i boccaporti' all'epoca del delitto Reggiani". Dalla sua parte si è schierato anche il blog di Beppe Grillo pubblicando un intervento di Marius Daniel Lupascu, consigliere del Movimento 5 Stelle di Pinerolo.

"Sono molto dispiaciuto per quanto sta accadendo in queste ore, per il fatto che il nostro Di Maio sia stato vittima dell'ennesimo attacco mediatico infondato e immotivato - scrive - le statistiche che riguardano la criminalità rumena in Italia e le imprese italiane che spostano la produzione in Romania non sono una sua opinione, sono dei dati oggettivi, dei numeri, che nei giorni scorsi sono stati divulgati non da lui ma da un Sostituto Procuratore statistiche alla mano".

Commenti