Elezioni Europee 2019

Un "rosso" al posto di Juncker. Timmermans: "Problema il governo italiano"

Frans Timmermans, candidato per la presidenza della Commissione Ue dai socialisti europei, mette nel mirino il governo gialloverde

Un "rosso" al posto di Juncker. Timmermans: "Problema il governo italiano"

Frans Timmermans, il candidato dei socialisti per il dopo-Juncker alla guida della Commissione Ue, mette già nel mirino il governo italiano. La sinistra si prepara a lanciare la sfida all'esecutivo italiano che dalle parti di Bruxelles a quanto pare è poco "gradito" . Dopo gli scontri tra i gialloverdi e Juncker, con un cambio della guardia in Commissione la musica potrebbe restare la stessa. Infatti proprio Timmermars non usa giri di parole e come riporta Repubblica minaccia già l'esecutivo italiano: "Non si governa facendo campagna elettorale - dice - dobbiamo essere seri, questo è un Paese di 60 milioni di cittadini europei che hanno diritto ad un governo che governi. Ma questo governo non governa, litiga ogni giorno e fanno campagna elettorale, non vanno nemmeno nei loro ministeri".

Parole dure che suonano come una "dichiarazione di guerra" contro il governo italiano. Timmermans stringe alleanze con il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: "Queste Europee sono importanti ma i nazionalismi non avranno la maggioranza. C’è chi l’Europa vuole distruggerla, noi vogliamo cambiarla". Insomma la sinistra europea è già pronta a "processare" il governo italiano in caso di vittoria alle Europee. Quella stessa sinistra che col Pd fa campagna elettorale usando come testimonial il leader dell'austerity. Tra questi c'è il Commissario agli Affari Europei, Pierre Moscovici. L'uomo che più di ogni altro ha criticato la manovra del governo in Europa con continui richiami al rigore è diventato un aprtner della sinistra di casa nostra e soprattutto del Pd. Adesso la scuderia si allarga.

Pure Timmermans si posiziona sul fronte di quell'Europa che mette nel mirino il nostro Paese e i suoi conti per imporci magari una patrimoniale o il ritorno dell'Imu come suggerito dall'Fmi e dall'Ocse.

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