Politica

Salah estradato in Francia. Il legale: «Un imbecille»

Il terrorista di Parigi in isolamento. Per l'avvocato «ha l'intelligenza di un posacenere»

Matteo Basile

Un elicottero militare lo ha riportato dove il 13 novembre ha contribuito ad uccidere 130 persone. Ma questa volta Salah Abdeslam non fa paura. L'unico attentatore superstite della strage di Parigi è stato estradato ieri dal Belgio, dove è stato arrestato poco più di un mese fa dopo quattro mesi di latitanza. Un'estradizione a tempo di record e avvenuta con la massima discrezione e grande spiegamento di forze. Così la Francia ha ottenuto il suo carnefice e il Belgio si è di fatto scaricato di un problema difficile da gestire.

Appena arrivato in suolo francese, l'ex ricercato numero uno è finito davanti ai magistrati ma il suo interrogatorio è stato rinviato al 20 maggio. Motivo? Dopo il trasferimento Salah era stanco. Intanto è stato incriminato formalmente per omicidio a carattere terrorista e secondo Frank Berton, l'avvocato francese che ha preso in carico la sua difesa, collaborerà con la giustizia. A far rumore sono però le parole del legale belga del terrorista, Sven Mary, che non ha avuto parole dolci nei confronti del suo assistito. «È un povero co... che viene dalla piccola delinquenza, uno che segue, non certo un capopopolo. Ha l'intelligenza di un posacenere vuoto», ha sentenziato, confessando poi che si tratta (anche) di una strategia difensiva. Per l'avvocato, l'attentatore di Parigi è «l'esempio perfetto della generazione GTA che pensa di vivere in un videogioco». GTA, (Grand Theft Auto) è un videogioco violento, molto in voga tra i giovani in cui vince chi alla guida di auto rubate si rende protagonista delle «migliori» azioni di delinquenza.

Ma Mary ha spiegato anche quanto flebile fosse l'indottrinamento religioso alla base delle azioni di Salah. «Gli ho chiesto se avesse letto il Corano, mi ha risposto che aveva letto l'interpretazione su internet. Per piccoli spiriti come lui il web è perfetto, è il massimo che siano in grado di capire». L'avvocato, che in patria ha difeso anche terroristi ed ex mafiosi, ha ammesso di aver pensato di rinunciare all'incarico e non è escluso che lo possa fare a breve.

In attesa di parlare con gli inquirenti e rivelare dettagli della strage di Parigi, da ieri Salah è detenuto a Fleury-Mèrogis, il carcere più grande d'Europa a circa 30 chilometri dalla capitale francese. Abdeslam soggiornerà in una cella di isolamento, con tanto di telecamere per sorvegliarlo 24 ore su 24, all'interno di una roccaforte inespugnabile da cui sono passati i peggiori criminali del Paese. Le celle della sezione dove è rinchiuso sono praticamente identiche alle altre, 11 metri quadri, con bagno e tv. L'unica differenza è che i mobili sono fissati al muro e le finestre blindate per evitare eventuali tentativi di suicidio. Il terrorista sarà un sorvegliato speciale, avrà una squadra speciale dedicata al suo controllo e, per la prima volta, due telecamere sono state sistemate appositamente nella sua «stanza» per avere un monitoraggio costante anche se, da statuto, questo particolare trattamento non sarebbe consentito. Troppo importanti le informazioni che Salah potrebbe rivelare.

Ottenuta l'estradizione, la Francia non vuole rischiare di perdere la fonte principale per risalire ai perché, alle dinamiche, all'organizzazione e alla catena di comando di uno degli attacchi terroristici più violenti del dopo guerra europeo.

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