Politica

Il salto del Grillo su Salvini

Dopo anni di attacchi virulenti, arriva la benedizione dell'ex leader M5s: "Salvini? È uno che quando dice una cosa la mantiene"

Il salto del Grillo su Salvini

Il salto del Grillo. O meglio, una capriola. Salvini non è più un nemico, un razzista, un ignorante, un puzzone, un piccolo uomo, un ladro di stipendi o un bugiardo. Adesso per l'ex leader del Movimento 5 Stelle è semplicemente uno "che quando dice una cosa poi la mantiene e questa è una cosa rara". Testuale. Beppe Grillo alle telecamere dei Tg Rai, lasciando l'hotel Forum a Roma, capovolge il suo pensiero sul leghista tanto da farlo apparire quasi come un diamante in mezzo a una selva di politici menzogneri. Un triplo carpiato che avrà fatto strabuzzare gli occhi allo stesso leader del Carroccio. Già, perché come aveva ricordato il Giornale qualche giorno fa, i rapporti tra i due non sono stati mai idilliaci, anzi. Dal 2009 gli insulti e i fiumi di inchiostro al vetriolo contro Salvini si sono sprecati.

Qualche esempio? "Meridionali si nasce, razzisti si diventa. Salvini con il suo stipendio da deputato rappresenta anche loro. La pecunia dei terun non olet, Salvini invece sì". E ancora: "Salvini impresentabile, la Lega è stata otto anni al governo e ha rubato. Hanno presi dei soldi e li ha presi anche Salvini, traditore politico". E poi: "Salvini è un piccolo uomo portato alla grande ribalta dai media di regime per far dimenticare la Lega ladrona che ha governato per anni insieme a Berlusconi", giusto per citarne alcuni. Adesso il cambio di rotta è evidente. Dopo i giochi di potere, il filo diretto Di Maio-Salvini e le strategie messe in atto per le presidenze delle Camere (roba da partito navigato della Prima Repubblica, altro che da Movimento che si professa diverso dagli altri), Grillo benedice il patto Lega-M5s. Con una naturalezza che stupisce se si guarda al passato.

Ma in politica, si sa, l'opportunità è sempre un passo avanti rispetto alla coerenza.

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