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Saluto romano al Campo 10, Boldrini: "Un affronto". La Prefettura: "Saranno denunciati"

La Prefettura di Milano ha annunciato che i partecipanti alla commemorazione per i caduti della Rsi che si è svolta ieri al Campo 10 del cimitero Maggiore di Milano saranno denunciati. Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha definito i raduni nostalgici "un affronto alla democrazia"

Saluto romano al Campo 10, Boldrini: "Un affronto". La Prefettura: "Saranno denunciati"

"Le manifestazioni fasciste in Italia non possono essere consentite: né il 25 aprile, né in qualsiasi altro giorno dell'anno". Questo il duro commento della presidente della Camera, Laura Boldrini, dopo che ieri, al Campo 10 del cimitero Maggiore di Milano si sono dati appuntamento centinaia di militanti di Casa Pound e Lealtà Azione, per commemorare i morti della Repubblica Sociale Italiana. La manifestazione, programmata inizialmente, come ogni anno, per il 25 aprile, era stata vietata dal prefetto di Milano, a seguito delle polemiche da parte dell’Anpi e dell’amministrazione del capoluogo lombardo. I militanti dei due gruppi di estrema destra hanno però deciso di svolgere lo stesso la celebrazione, scegliendo un’altra data simbolica, quella dell’anniversario della morte di Carlo Borsani e dell’impiccagione di Mussolini a piazzale Loreto.

“I raduni con tanto di saluti romani che si sono tenuti ieri a Milano e Cremona, in aperta e provocatoria violazione di quanto stabiliscono la Costituzione e la legge rappresentano un affronto alla democrazia nata dalla Resistenza", ha scritto la Boldrini in una nota. La presidente della Camera ha quindi chiesto alle “autorità competenti” di “attuare tutti i provvedimenti necessari a dimostrare che lo Stato non si fa deridere dai nostalgici”.
A questo proposito la presidente ha annunciato che sono in discussione in commissione Giustizia alla Camera, delle proposte di legge che mirano a “contrastare più incisivamente la propaganda neofascista”. Sull’iter di questi provvedimenti la Boldrini ha specificato di essere in contatto con la presidente della commissione Giustizia, Donatella Ferranti. “Mi auguro possano diventare legge al più presto", ha concluso la presidente della Camera.

E poco fa, sulla vicenda, è intervenuto di nuovo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che nella giornata di ieri aveva già condannato l’accaduto. “Chiedo ufficialmente a tutte le forze in consiglio comunale una ferma condanna”, ha detto il primo cittadino ai giornalisti prima di raggiungere il seggio di corso Garibaldi per votare alle primarie del Pd. “Bisogna distinguere tra la memoria, io stesso sono stato al ricordo di Ramelli e Pedenovi, e l'apologia del fascismo”, ha aggiunto Sala, “su questo voglio essere molto preciso la nostra città non merita azioni del genere per cui tutti quelli che sono denunciabili vanno denunciati”.

Appello, quello di Sala, subito accolto dal prefetto, che nel pomeriggio di domenica ha annunciato che i partecipanti alla commemorazione che si è conclusa con il saluto romano, saranno denunciati. "Coloro che al Campo 10 di Milano si sono esibiti nel saluto romano saranno denunciati all'Autorità Giudiziaria", ha comunicato la Prefettura, che ha precisato che "le forze di polizia hanno già accertato che non erano presenti stendardi e vessilli” e che “per coloro che hanno effettuato il saluto romano, una volta identificati, si procederà alla denuncia". Intanto, la Questura del capoluogo lombardo ha fatto sapere che le indagini sugli esponenti dei gruppi di estrema destra che hanno partecipato al raduno di sabato sono state già avviate ieri pomeriggio. Indagini che, secondo la Questura, vanno avanti con "massimo rigore" e dalle quali scaturirà un "rapporto dettagliato" che verrà consegnato martedì dal questore di Milano, Marcello Cardona, al procuratore aggiunto, Alberto Nobili. La Questura ha chiarito, infine, che la manifestazione non era stata "preavvisata" e che, per questo, i partecipanti che saranno identificati, verranno denunciati.

La decisione di organizzare la celebrazione nonostante i divieti “è frutto del rispetto per i nostri Caduti che meritano di essere ricordati nel modo migliore e non secondo prescrizioni dettate da Istituzioni ostaggio dei soliti fomentatori d'odio", avevano scritto ieri i due movimenti politici promotori dell'iniziativa, Casa Pound e Lealtà Azione, in una nota congiunta pubblicata su Facebook.

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