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Salva banche, Forza Italia deposita mozione di sfiducia al governo e chiede verbali cdm

Come spiega il capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta, Forza Italia intende verificare chi era presente alle riunioni del cdm in cui si è discusso del decreto salva banche e se c’è stato o meno conflitto di interessi

Salva banche, Forza Italia deposita mozione di sfiducia al governo e chiede verbali cdm

Una mozione di sfiducia nei confronti del governo. L'ha depositato Forza Italia, alla Camera, come risposta al pasticcio di Palazzo Chigi sul decreto "salva banche". La mozione di sfiducia, come spiega il capogruppo Renato Brunetta, dovrebbe essere presentata anche al Senato, stando a quanto "è emerso dal vertice di ieri ad Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni". Accanto alla mozione di sfiducia Forza Italia chiederà anche "i verbali dei due cdm in cui sono stati varati i decreti sulle banche popolari e quello cosiddetto salva banche". Brunetta spiega che gli azzurri intendono "verificare chi era presente alle riunioni e se c’è stato o meno conflitto di interessi". Quanto alla mozione di sfiducia contro Boschi, Brunetta spiega: "Forza Italia valuterà se votarla o meno, molto dipenderà dalla calendarizzazione delle due mozioni, se in contemporanea e quale sarà votata prima".

"Renzi è in difficoltà - prosegue Brunetta -. È disperato, poveretto. E la reazione isterica di stamattina lo dimostra. Ora per ricompattare il Pd, ha la sponda dei M5s, che sono l’opposizione gialla, quella docile. Noi siamo quella vera. E io sono onorato".

"La Legge di stabilità torna in commissione Bilancio, per problemi di riscrittura". Brunetta precisa che il disegno di legge "torna in ballo e ciò accade per problemi di scrittura, non di drafting, perché in quel caso si fa automaticamente, è un passaggio tecnico, qui invece ci sono problemi sostanziali". Brunetta annuncia, inoltre, che "Forza Italia denuncerà il suq che si è avuto in Commissione bilancio, suq maledetto, con marchette a gogò, un clima insostenibile con il cambio dei saldi in Commissione.

Cose - ha concluso - mai viste".

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