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Salvini avverte Renzi: "Se mette un'altra tassa andiamo a Roma coi bastoni"

Salvini alla Festa dei popoli padani: "Renzi dice che rispetterà tutti i vincoli europei, ma non sa dove trovare i soldi". E accusa Alfano: "Ministro dell'Invasione"

Salvini avverte Renzi: "Se mette un'altra tassa andiamo a Roma coi bastoni"

"Se Renzi metterà una sola mezza tassa in più, andremo a Roma con i bastoni". Alla Festa dei popoli padani, il tradizionale appuntamento del Carroccio alle sorgenti del Po, il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini mette in guardia il premier che, proprio in questi giorni, è alle prese con le risorse necessarie a far quadrare la legge di stabilità. E, mentre gli indicatori lanciano l'allarme sull'eccessiva pressione fiscale, che quest'anno avrebbe raggiunto il recordo negativo del 44%, prepara il popolo leghista alla rivolta. "Renzi abbaia ma non morde - tuona il leader del Carroccio - assicura che rispetterà tutti i vincoli europei, ma non so veramente dove troverà i soldi".

La Lega Nord è pronta allo scontro. E Salvini è deciso a mettere il governo alle strette. La crisi economica, la pressione fiscale e i vincoli dell'Unione europea: sono tutte variabili che stanno mettendo in ginocchio gli italiani. "C’è qualche realtà europea che dei vincoli di Bruxelles se ne fregherà, perché se ti portano a morire te ne devi fregare - spiega Salvini - Renzi invece abbaia, ma non morde". Che l'Italia possa rispettare tutti i vincoli imposti da Bruxelles è una promessa che allarma i più. Perché, per dirla con le parole di Salvini, ancora non è dato sapere dove il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan andrà a trovare le risorse. Per il leader del Carroccio anche i tagli sono tasse: "Se chiudi un ospedale è una tassa per il cittadino, che deve fare 50 chilometri per andare a farsi curare. Se chiudi una scuola è una tassa occulta". Alla Festa dei popoli padani Salvini rinnova, quindi, la proposta (da lui stesso fatta nei mesi scorsi) di una aliquota fiscale del 20% e chiede un fisco più vicino ai cittadini. "I finanzieri non vadano a rompere i coglioni nelle malghe e nelle baite per chiedere lo scontrino - tuona al Pian della Regina - vadano dalle cooperative rosse, invece che dai nostri montanari".

Guardando alle alleanze politiche, Salvini mette defiunitivamente una pietra sopra all'accordo con il Nuovo centrodestra. "Al tavolo con Alfano, che è ministro all’invasione, non mi siedo - spiega - chi sta al governo con Renzi non fa accordi con la Lega". A chi gli fa notare che il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha incontrato il ministro dell’Interno, Salvini assicura che i leghisti sono "persone educate".

"Ascoltiamo tutti ma l’accordo politico è un’altra cosa e il centro destra in questo momento non esiste - conclude - siamo in montagna, c’è l’aria puliti, siamo da soli, siamo tonici, siamo tornati a correre non abbiamo bisogno di pietire niente a nessuno e l’ultima delle mie preoccupazioni è rincorrere Alfano".

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