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Salvini chiama l'agente offesa a Verona: "Poliziotti si rispettano"

Il leader della Lega telefona alll'agente di polizia di Verona: "Forze dell'ordine da rispettare"

Salvini chiama l'agente offesa a Verona: "Poliziotti si rispettano"

Il video ha fatto il giro d'Italia e ha sollevato non poche polemiche. Il faccia a faccia tra un ragazzo e una poliziotta sabato a Verona ha occupato le pagine di tutti i giornali. E oggi sul tema è intervenuto anche il ministro dell'Interno, chiamato in causa per quel "Salvini uno di noi" urlato dal giovane prima del litigio con l'agente di polizia.

"Stamani ho chiamato una dirigente della polizia di Verona che ha avuto a che fare sabato scorso con un maleducato - ha detto Salvini a margine di un comizio a Firenze - Le forze dell'ordine devono essere rispettate e tutelate, neppure sfiorate". Insomma: nessuno sconto per chi non dimostra apprezzamento e rispetto nei confronti dei poliziotti.

Contro quei gesti ripresi in video si è espressa anche Giorgia Meloni, pure lei tra i relatori del discusso Congresso Mondiale delle Famiglie. "L'aggressione verbale alla poliziotta di Verona - ha scritto su Facebook la leader di FdI - è un'azione inqualificabile, che va condannata senza se e senza ma. Chi manca di rispetto agli altri e alle forze dell'ordine, manca di rispetto alla nazione. Tutta la mia solidarietà all'agente".

L'agente in questione è Tea Mercoli, dirigente della Digos della città di Romeo e Giulietta.

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