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Salvini esulta: Italia più sicura. Ritocchi apprezzati dal Colle

Il vicepremier incassa il primo ok al testo. E apre alle modifiche delle Camere. I falchi 5s pronti allo scontro

Salvini esulta: Italia più sicura. Ritocchi apprezzati dal Colle

«Decreto Sicurezza, alle 12.38 il consiglio dei ministri approva all'unanimità. Sono felice». Il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, ha celebrato sui social quello che può considerarsi un grosso successo politico per la Lega di governo. «Un passo in avanti per rendere l'Italia più sicura», ha aggiunto sottolineando che il provvedimento consentirà di «combattere con più forza mafiosi e scafisti, ridurre i costi di un'immigrazione esagerata, espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell'Ordine». Dalle parole ai fatti, io vado avanti».

La vittoria è duplice. Da un lato perché il grande seguito registrato su Twitter e Facebook dei post salviniani ha confermato l'ampio gradimento nei suoi confronti. Dall'altro lato, la presenza del presidente del Consiglio Conte al fianco del vicepremier in conferenza stampa e l'accenno alla supervisione del Quirinale sono segnali evidenti di una centralità nello scenario politico difficilmente contrastabile.

«Togliere la cittadinanza a chi è stato condannato per reati di terrorismo è assoluto buon senso», ha dichiarato il premier Giuseppe Conte garantendo che il testo del decreto è stato frutto di una «interlocuzione» anche con il Colle. «Quando c'è un decreto, cortesia istituzionale prevede che si anticipi i contenuti e un testo», ha aggiunto precisando che «non dico che Mattarella abbia approvato eccetera, non sarebbe rispettoso del galateo istituzionale: il presidente avrà tutto l'agio di fare eventuali rilievi». E molto probabilmente ce ne saranno ancora ma è significativo il fatto che dal Quirinale non siano per ora filtrati dubbi o malumori. Il vaglio, ovviamente, sarà scrupoloso ma l'accoglimento dei rilievi del Colle già in fase di stesura è indicativo della volontà di procedere in maniera diplomatica, soprattutto legando le espulsioni a un pronunciamento della magistratura.

La vittoria di Salvini, come detto, fa passare in secondo piano il Movimento 5 Stelle che ha limitato al minimo i commenti anche perché la stretta sulla sicurezza è di certo sgradita all'ala sinistra rappresentata dal presidente della Camera Fico. «Continueremo a lavorare sul testo alla Camera e al Senato, il Parlamento sarà centrale come sempre», ha preannunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. Il Pd ha polemizzato sul contrasto tra trionfalismo leghista e understatement grillino ironizzando sulla subalternità pentastellata. D'altronde, anche Salvini si è detto disponibile alle modifiche parlamentari. In realtà, è molto probabile che il Movimento usi la legge di Bilancio come «merce di scambio» per spuntare più risorse a favore del reddito di cittadinanza.

Al contrario, il decreto Sicurezza cementa un centrodestra che negli ultimi tempi è stata caratterizzato più dalle frizioni che dalle convergenze. «È bene che, come chiediamo da tempo, il decreto sicurezza preveda la sospensione delle domande di asilo ai condannati per reati contro la libertà sessuale che ne determinano la pericolosità sociale», ha commentato il vicepresidente della Camera, Mara Carfagna (Fi) auspicando, in riferimento all'ennesimo episodio di violenza verificatosi a Firenze, che «la sicurezza delle donne sia finalmente inserita nell'agenda del governo».

«Rivendico a Fratelli d'Italia l'abrogazione della protezione umanitaria, battaglia politica che facemmo sin dal 2014 quando denunciammo la bizzarria di un istituto giuridico esistente solo in Italia», ha commentato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, aggiungendo che «il decreto riprende la nostra battaglia contro le occupazioni abusive».

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