Politica

Salvini scivola sul messaggio anti-pm

Il leghista rilancia il tweet «sparare ai giudici» poi si scusa. Ma la sinistra non lo perdona

Pier Francesco BorgiaRoma Il dibattito politico via social è un campo minato. Soprattutto su certi temi. Temi «caldi» come la legittima difesa. Matteo Salvini, leader della Lega, ieri si era sbilanciato fino a rilanciare un tweet dove un frequentatore del social network aveva passato la misura commentando il trend topic che proprio il leader del Carroccio aveva proposto: #ladifesaèsemprelegittima. Insomma la proposta di Salvini si è rivelato un boomerang. La frase incriminata è, infatti, fin troppo eversiva: «Giudici comunisti di merda. Spariamo a loro prima». Già è discutibile che un signor nessuno posti un simile slogan. Figuriamoci poi se a rilanciarlo è il leader nazionale di un partito presente in Parlamento. Il retweet è stato poi tolto dalla pagina di Salvini. Il danno (di immagine), però, c'è. Perché c'è chi l'ha visto e l'ha immortalato. E quindi giù valanghe di critiche. Alle quali lo stesso Salvini, ieri già sulla graticola per la questione delle gazebarie e della bocciatura di Bertolaso come candidato sindaco a Roma per il centrodestra, ha dovuto rispondere. «Smentisco e condanno nella maniera più ferma la frase sparare prima ai giudici - spiega - che mi viene attribuita. Si tratta di un tweet delirante rilanciato per errore dallo staff e dai cui prendo e prendiamo le distanze. Altra cosa è, invece, - aggiunge - condannare l'atteggiamento del Pd a favore dei delinquenti, visto che per l'ennesima volta rimanda l'approvazione della legge sulla legittima difesa». Una presa di distanza e una smentita che non sono bastate, però, a David Ermini, responsabile Giustizia del Pd. «Salvini ha spesso dato prova di scarso equilibrio nelle sue valutazioni politiche. Questa volta si è vergognato del suo stesso populismo, tanto è volgare. E fa bene. Faccia uno sforzo in più: si scusi con i magistrati».«Il leader della Lega retwitta messaggi deliranti - denuncia il coordinatore di Sel, Nicola Fratoianni -. Siamo ben oltre il livello di guardia, ed è necessario che su questa vicenda siano presi gli adeguati provvedimenti ma è anche ora che l'irresponsabile Salvini si fermi e la smetta, pur di raccattare quattro voti, di avvelenarci dando spazio ai deliri più brutali e violenti.

Il suo è un gioco irresponsabile e pericoloso».

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