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Salvini svela l'ipocrisia di De Magistris: "Si metta d'accordo con se stesso"

Salvini: "Il 23 marzo scorso De Magistris diceva che la sicurezza è compito dello Stato e non suo, ma quando intervengo per dare strumenti e risorse mi accusa di attaccare i sindaci. Si metta d’accordo con se stesso, altrimenti si conferma un sindaco distratto"

Salvini svela l'ipocrisia di De Magistris: "Si metta d'accordo con se stesso"

"Se c'è una persona distratta, è il ministro dell'Interno", non certo qualche primo cittadino. La contrapposizione tra il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il titolare del Viminale, Matteo Salvini, si arricchisce di un nuovo caso, questa volta legato alla direttiva che assegna ai prefetti la possibilità di creare "zone rosse" nelle città. "Siamo di fronte a un'operazione che punta ad attaccare le città e i sindaci, che non porta a una riqualificazione effettiva e che divide i cittadini in persone di serie A e serie B, una concezione molto classista dal governo", insisteva qualche giorno fa l'ex pm.

La materia è "molto delicata", premette, e intende "leggere la direttiva attentamente, perché non ne abbiamo ancora una conoscenza formale", ma quella disposizione per lui equivale a dire che "il ministro che dirige le forze di polizia ammette la sua impotenza, scarica le responsabilità sui prefetti e delegittima i sindaci. Inoltre, cosa grave, dice che gli spacciatori possono stare nelle periferie ma non nelle zone centrali". "Salvini sta cercando ancora una volta voti facendo propaganda e in qualche modo dividendo gli abitanti in ricchi e poveri, in privilegiati e sfortunati - aggiungeva de Magistris - un'immagine che costituisce una pagina davvero indegna di questo Governo. Salvini, che è anche ministro delle Autonomie, dovrebbe essere più vicino ai sindaci. Ha avuto una grave caduta di stile e ogni giorno dimostra l'incapacità dell'esecutivo a garantire la sicurezza delle città che è compito esclusivo dello Stato".

La direttiva potrebbe anche "creare conflitti tra prefetti e sindaci, tentando di rompere il clima di collaborazione istituzionale che c'è nelle Prefetture. Rivolgo i miei complimenti al ministro Salvini a cui dico che tutti siamo concordi nel sostenere che le città debbano avere meno degrado, più decoro e arredo urbano e, affinché sia così, ricordo a Salvini che il governo non deve tagliare agli enti locali ma deve dare risorse per poter fare ristrutturazioni, provvedere all'arredo urbano, avere più assistenti sociali per stare vicino ai poveri e assumere più poliziotti municipali". dunque, la direttiva del ministro "è un'operazione di razzismo con cui si vogliono alzare mura non più soltanto ai confini dell'Italia ma dentro alle città. Questo a Napoli non accadrà mai".

La risposta del diretto interessato è arrivata a stretto giro di posta. "Il 23 marzo scorso De Magistris diceva che la sicurezza è compito dello Stato e non suo, ma quando intervengo per dare strumenti e risorse mi accusa di attaccare i sindaci.

Si metta d’accordo con se stesso, altrimenti si conferma un sindaco distratto", ha tuonato il ministro dell'Interno.

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