Politica

Salvini, la versione della polizia per "coprire" Alfano

La questura: "Ci ha detto che tardava, ma era già al campo nomadi"

L'auto di Matteo Salvini distrutta dagli antagonisti
L'auto di Matteo Salvini distrutta dagli antagonisti

Prima non ha comunicato gli spostamenti, poi ha tardato senza dirlo alla questura. Sull'aggressione a Matteo Salvini la polizia di Bologna fa da scudo ad Angelino Alfano, che non indagherà sul perché il leader della Lega sia stato lasciato senza scorta durante la visita al campo rom in cui era stata picchiata la consigliera leghista Lucia Borgonzoni.

"Chi è sottoposto a tutela deve fornire alla polizia gli orari e il programma dettagliato dei suoi spostamenti in modo che vengano predisposti i servizi del caso", ribadisce il questore di Bologna, Vincenzo Stingone, a La Stampa, "Cosa che sabato non è avvenuta. E l’onorevole Salvini fra l’altro viaggiava su un’auto privata, quando in casi del genere si deve usare un mezzo delle forze dell’ordine".

Ieri la questura aveva detto di non sapere che Salvini sarebbe stato nel campo rom, ma oggi afferma di aver previsto la scorta con un’auto della Digos e un mezzo con dodici agenti del reparto mobile fin dal casello dell'autostrada. "Noi sapevamo solo che verso le 11 doveva far visita al campo", spiega però oggi Stingone, "La questura di Milano non ci ha comunicato altro perché non era stata informata. Abbiamo preso contatti con la consigliera della Lega Borgonzoni, che era in auto con Salvini, chiedendole di dirci l’orario d’arrivo al casello. Alle 11 non c’erano ancora, allora il capo della Digos ha chiamato, sentendosi rispondere che erano in ritardo a causa del traffico. Abbiamo aspettato fino alle 11,50 e il capo della Digos ha inviato un sms chiedendo dove fossero. Poco dopo ci hanno chiamati: erano già al parcheggio dell’ippodromo (non lontano dal campo nomadi, ndr) coi giornalisti. A questo punto ci

538em;">siamo mossi, ma due minuti dopo la consigliera ci ha ritelefonato dicendo che erano stati aggrediti".

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