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Sarà vietato respingere minori stranieri senza famiglia

Via libera definitivo al testo che regolamenta la protezione dei minori stranieri non accompagnati ai quali spetta in ogni caso accoglienza e tutela

Sarà vietato respingere minori stranieri senza famiglia

Roma - Vietato respingere i migranti minorenni. Via libera definitivo al testo che regolamenta la protezione dei minori stranieri non accompagnati ai quali spetta in ogni caso accoglienza e tutela. «Una scelta di civiltà per la tutela e l'integrazione dei più deboli», ha commentato il premier Paolo Gentiloni. Con 375 voti a favore, 13 contrari e 41 astenuti Montecitorio ha licenziato il testo che per la prima volta disciplina in modo uniforme sul territorio nazionale le procedure di identificazione che riguardano anche l'accertamento dell'età, provvedimento che sarà notificato sia al minore sia al tutore provvisorio con la garanzia di una continua assistenza da parte dei mediatori culturali.

Che cosa cambia? Nel sistema si prevedono strutture dedicate esclusivamente ai minori che non potranno essere trattenuti nei centri di prima accoglienza per più di un mese per poi entrare nel sistema di protezione per richiedenti asilo e minori non accompagnati. Si prevede un permesso di soggiorno ad hoc che il minore potrà richiedere direttamente alla questura competente, anche in assenza della nomina del tutore. Presso tutti i Tribunali per i minorenni verrà istituito un elenco di tutori volontari che diventeranno la figura adulta di riferimento del minore per il quale si prevede come soluzione primaria quella dell'affido familiare rispetto invece alle strutture di accoglienza.

Al minore sarà garantito il diritto all'istruzione e alla salute grazie a misure che prevedono la possibilità di iscriversi a scuola ed al servizio sanitario nazionale a prescindere dalla nomina del tutore. Sarà anche possibile attivare specifiche convenzioni per l'apprendistato e sarà garantito pure il diritto al completamento del corso di studi anche quando, al compimento della maggiore età, non si possieda un permesso di soggiorno. La tutela nei casi che lo richiedano potrà essere estesa fino a 21 anni.

«L'Italia può dirsi orgogliosa di essere il primo paese in Europa a dotarsi di un sistema organico che considera i bambini prima di tutto bambini, a prescindere dal loro status di migranti o rifugiati», dice Raffaela Milano, direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the children.

Nel 2016 più di 25.800 minori, tra cui anche bambini con meno di dieci anni di età, sono arrivati in Italia via mare senza genitori o figure adulte di riferimento. Più del doppio rispetto al 2015 quando erano 12.360. Dall'inizio dell'anno, secondo le stime di Save the children, sono arrivati più di 3.

360 minori, di cui almeno tremila non accompagnati.

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