Cronache

Sardegna, annegano due pensionati

La barca affonda nella notte, uno cerca invano di salvarsi nuotando

Sardegna, annegano due pensionati

Ci sono vari aspetti da chiarire nella morte di due uomini in Sardegna, a causa dell'affondamento di un'imbarcazione davanti alla scogliera di Rasciada, in località Lu Bagno sul litorale di Castelsardo, in provincia di Sassari, nel nord dell'isola.

Le vittime sono entrambe della zona: si tratta di Pier Tonio Spanu, 70 anni, dentista in pensione della poco lontana Sennori, e di Giovanni Di Maria, 69 anni, urologo anche lui in pensione del capoluogo. Uno dei due cadaveri è stato rinvenuto in mare, sugli scogli, l'altro era invece ancora a bordo dell'imbarcazione semiaffondata, con cui i due erano usciti a pesca nella nottata.

La capitaneria di porto di Porto Torres era stata avvertita ieri mattina presto da un gruppo di bagnanti molto mattinieri di un vicino villaggio turistico, che hanno visto il natante (una barca di sei metri con un motore di 40 metri che può essere condotta senza patente nautica, solitamente ormeggiata nel porticciolo di Castelsardo) semiaffondata davanti a Punta Campanella, a circa 150 metri dalla scogliera. Quando sono arrivati sul posto, attorno alle 8,30, gli uomini della capitaneria hanno trovato il primo cadavere, vicino alla scogliera. Probabile che, in seguito all'affondamento, uno dei due professionisti abbia cercato di mettersi in salvo nuotando verso la scogliera. L'età piuttosto avanzata del naufrago, l'oscurità, la paura e le asperità della scogliera potrebbero aver fatto fallire l'operazione salvataggio, contribuendo a far annegare l'uomo.

Dopo qualche ora, gli uomini della motovedetta e i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scoperto, con una serie di immersioni, che il secondo cadavere, di cui si sospettava fin dall'inizio l'esistenza, era rimasto nella barca e si trovava all'interno della cabina di pilotaggio dell'imbarcazione.

La polizia scientifica e i carabinieri di Castelsardo, coordinati dalla procura di Sassari, stanno indagando per ricostruire le ultime ore dei due uomini e che cosa possa essere accaduto in mare. I due, molto amici, erano soliti uscire la sera con la loro imbarcazione per una battuta di pesca notturna. E lo stesso avevano fatto lasciando il porticciolo di Castelsardo alle 19,30 di venerdì. E i loro familiari, abituati a questo loro hobby fuori orario, non si erano preoccupati quando ieri mattina non li avevano visti far rientro nelle loro abitazioni.

Il mare era calmo, quindi non può essere stata un'onda a far scuffiare l'imbarcazione. Tra le ipotesi, il fatto che la barca sia rimasta incagliata in una secca oppure che abbia colpito inavvertitamente uno scoglio, che abbia provocato una falla e quindi causato l'affondamento. Gli investigatori stanno ispezionando accuratamente l'imbarcazione, mentre i due cadaveri saranno sottoposti a un'autopsia.

Qualche sito internet locale ha parlato di «giallo» ma al momento tutti gli indizi portano a pensare che a causare la morte dei due sia stato semplicemente un incidente.

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