Cronache

"Parrocchie aperte? Serve gente che ci dia una mano"

Il Papa striglia i parroci: "Basta porte chiuse e orari". Don Simone Di Vito: "Spesso è necessaria una regolamentazione"

"Parrocchie aperte? Serve gente che ci dia una mano"

Il sacerdote «deve essere disponibile sempre» ma «la chiesa ha degli orari predefiniti perché spesso è necessaria una regolamentazione, oppure diventa difficile garantire che una parrocchia sia aperta 24 ore su 24 perché non c'è gente ad aiutare». Don Simone Di Vito è il parroco di Sant'Albina a Scauri di Minturno, nel golfo di Gaeta. È da solo a gestire la parrocchia di 5mila fedeli che d'estate diventano 15mila.

«Il Papa ha ragione dice e la disponibilità del sacerdote deve essere totale. E nelle chiese di periferia il Pontefice può stare tranquillo che questo avviene. Forse il discorso vale per il centro di Roma, o per le chiese monumentali che spesso chiudono presto. La nostra parrocchia ha degli orari per le confessioni ma questo non significa che al di fuori di questi orari non si trovi un sacerdote disponibile. Io sono sempre pronto, i fedeli mi chiamano a tutte le ore. Diverso è il discorso di tenere aperta la chiesa 24 ore su 24. Bisogna tenere in considerazione la disponibilità dei laici, o dei diaconi. Nel mio caso ho un solo diacono che vive a Ponza e riesce a venire a darci una mano una sola volta a settimana. Per il resto la nostra chiesa è aperta dalle 8 alle 20, con la pausa pranzo, e d'estate apriamo anche fino a mezzanotte».

Don Simone fa dei distinguo. «I sacerdoti non devono fare orari d'ufficio, ma occorre dare indicazioni precise per chi vuole fare i documenti e che queste richieste non avvengano durante l'orario delle messe. Ci sono poi problemi legati alla sicurezza e alla paura di furti. Tuttavia, non possiamo chiuderci.

Siamo sempre a servizio dei fedeli». SSar

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