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La Sarti verso la grazia per evitare guai interni

I vertici M5s intenzionati a perdonare la deputata: rischio di scossoni nel movimento

La Sarti verso la grazia per evitare guai interni

Roma - La tentazione c'è: Luigi di Maio vuole «graziare» Giulia Sarti per evitare uno scossone all'interno del Movimento.

L'ex presidente della commissione Giustizia della Camera dei Deputati, coinvolta in un doppio scandalo, le mancate restituzioni e il giro di registrazioni e ricatti con l'ex compagno, Bogdan Tibusche, è stata deferita al collegio dei probiviri due mesi fa. Ma fino ad oggi non c'è stato alcun provvedimento nei confronti della parlamentare grillina, che nel frattempo si è autosospesa dal gruppo a Montecitorio.

Il sospetto è che i vertici dei Cinque stelle stiano facendo melina per salvare la collega. Anche perché in altri casi, il procedimento è stato duro, senza sconti, e rapidissimo: i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis sono stati messi alla porta per qualche dichiarazione sulla stampa e un paio di voti in dissenso alla linea del Movimento. Un processo velocissimo, senza l'onere della prova, per liberarsi di due voci critiche all'interno del M5s. E il capo dei grillini Di Maio ha usato il bastone anche nei confronti di altri due parlamentari: Andrea Mura, deputato sardo con la passione per la Vela, espulso per le assenze a Montecitorio, e Sara Cunial, per le posizioni antiscientifiche sulla Xilella. Il vicepremier Di Maio usa il bastone solo contro i dissidenti interni. Mentre per gli amici sembra valere la regola della carota.

E di un perdono grillino potrebbe beneficiare proprio la Sarti. Nonostante le accuse siano gravi. Contro l'ex presidente della commissione Giustizia pendono due capi d'imputazione politica: le mancate restituzioni e la storia delle registrazioni nella propria casa di Bologna. Lo scandalo sulle restituzioni è esploso un anno fa, in piena campagna elettorale: la Sarti addossò la colpa all'ex fidanzato, che fu denunciato. Sul piano politico, è arrivata la promozione al vertice della commissione Giustizia. Mentre la querela contro l'ex compagno è stata archiviata. Dagli atti e da alcuni sms emergerebbe la responsabilità anche della Sarti sulle mancate restituzioni. E poi l'inchiesta ha svelato altri dettagli: secondo quanto ha dichiarato Bodgan, la Sarti avrebbe fatto installare nella sua casa un impianto di registrazione per filmare tutti gli incontri, politici e personali.

E anche su questo punto, il Movimento non ha assunto alcuna posizione. Magari proprio quei filmati sarebbero le armi di ricatto nelle mani della Sarti?

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