Politica

Schiarite tra i moderati Ma gli azzurri avvertono «Ancora nessun patto»

Stasera vertice Fi-Lega-Fdi. Tajani: «La Rai? Serve un'intesa soddisfacente su tutti i punti»

Il meteo politico segnala un clima più positivo nel centrodestra, dopo l'incontro di Arcore tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, annuncia che stasera nel vertice di coalizione a Palazzo Grazioli, anche con Giorgia Meloni, il rasserenamento si consoliderà in un patto su Rai e Regionali, ma detta previsioni incerte a lungo termine, soprattutto a livello nazionale.

Il pareggio di Villa San Martino dà al vicepremier leghista la possibilità di gridar vittoria, convinto che gli azzurri non insisteranno nella bocciatura di Marcello Foa alla presidenza di Viale Mazzini e dà al leader di Forza Italia maggiori garanzie sulla tenuta dell'alleanza, sia localmente per la scelta di nomi condivisi e almeno un paio di candidati-governatori azzurri (Piemonte e Abruzzo?), sia come argine da parte della Lega alle mosse più allarmanti per le aziende del M5s al governo. Le preoccupazioni riguardano il «piano Crimi», sul tetto pubblicitario in tv, il contributo di solidarietà dalle concessionarie pubblicitarie e lo stop agli investimenti di aziende pubbliche. Se i grillini confermano, i leghisti ricordano che non è nel contratto di governo.

Il giorno dopo, Salvini parla come se avesse il via libera in tasca, anche se nel colloquio di Arcore il caso Foa è rimasto sullo sfondo, ma da Fi si sottolinea che il patto non è chiuso. «Salvini fa la politica del doppio forno, con il M5s a livello nazionale e con noi a livello locale. Ma per noi tutto è ancora da decidere e solo di fronte a un'intesa soddisfacente su tutti i punti, su una strategia per il centrodestra, si scioglierà il nodo Rai», spiegano.

Il segnale arriverà domani mattina alle 8, alla Commissione di Vigilanza Rai, quando gli azzurri (salvo novità), dovrebbero astenersi e non votare a favore della risoluzione di maggioranza che chiede al Cda un nuovo voto tra i suoi membri, «nessuno escluso». Solo quando la candidatura di Foa, sulla quale insiste Salvini e molto meno i 5S, eventualmente tornerà in Vigilanza gli azzurri potrebbero non far mancare i loro voti determinanti, sbloccando anche le nomine dei direttori dei tg.

Il quadro lo fa Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo e numero due di Fi, tra i pochi presenti lunedì ad Arcore, con il braccio destro del Capitano, Giancarlo Giorgetti e la fedelissima del Cavaliere, Licia Ronzulli: «Non abbiamo parlato di Rai - dice a Non Stop News su Rtl 102.5- ma del futuro del centrodestra, dei rapporti tra Fi e Lega, non c'è nessuna decisione e presto ci sarà un incontro tra Berlusconi, Salvini e Meloni per fare un quadro complessivo. A noi interessa il futuro del centrodestra, come alternativa al governo del M5s».

A Villa San Martino, Berlusconi siede al tradizionale pranzo di famiglia, ma si prepara a scendere oggi nella capitale per il vertice di coalizione e studia la bozza del discorso che domenica farà alla convention organizzata da Tajani a Fiuggi. Sarà la prima apparizione in pubblico dopo l'estate, importante per smentire le voci di un suo disimpegno e di problemi di salute e per rivitalizzare il partito.

L'incontro è dedicato a «L'Italia e l'Europa che vogliamo» e il Cav ancora non ha deciso se candidarsi alle europee di maggio, malgrado le insistenze del suo vice.

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