Cronache

Lo sciopero arriva anche in via della Spiga

Lo sciopero arriva anche in via della Spiga

Sciopero ad oltranza e un cartello appeso alle vetrine: «Chiusura del negozio per licenziamento multiplo lavoratrici». Ebbene sì, la lotta per il lavoro sbarca anche nella chicchissima via della Spiga a Milano, cuore del Quadrilatero della moda. Sotto i riflettori - e questa volta non per le creazioni in passerella - è finita Blumarine. Quattro commesse sulle tredici in organico nella boutique che confina con altri grandi marchi due giorni fa hanno ricevuto una raccomandata che annunciava il licenziamento immediato causa crisi. Va dato atto che le colleghe che non rischiano il posto non hanno esitato un attimo a esporsi, è quasi un evento di questi tempi: in segno di solidarietà, hanno chiuso le porte della boutique e annunciato lo stop a oltranza.

Nei prossimi giorni promuoveranno anche un presidio, e non sarà uno spot gradito alla griffe, che ieri ha già sostituito il cartello di protesta in vetrina con il più neutro «chiuso per inventario». Un tentativo mal riuscito di nascondere la polvere (una delle dipendenti in trincea ha ironizzato, «forse staranno facendo l'inventario delle lavoratrici rimaste in negozio», giusto un paio). Finora nessun contatto tra le parti. La lotta dura e pura nel Quadrilatero invece ha attirato in meno in 24 ore parecchie telecamere nazionali, la crisi nelle vie del lusso fa più notizia. «Sapevamo che c'erano difficoltà economiche dovute a un calo delle vendite ma questa decisione è inaccettabile, chiediamo l'immediato ritiro dei licenziamenti e l'apertura di quel dialogo finora negato» contesta la Cisl Milano che ha lanciato il tam tam mediatico». Senza parole una delle commesse rimaste a casa: «In questi anni abbiamo tutte collaborato, con passione, alla crescita del negozio e questo purtroppo è il risultato».

La lotta continua.

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