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Gli scissionisti del Labour terza forza politica

Gli scissionisti del Labour terza forza politica

Londra Qualche sondaggio li indica già come il terzo partito del Regno Unito alle prossime elezioni. Una forza alternativa che riunisce i laburisti dissidenti e i ribelli conservatori, in grado di guadagnarsi la fiducia dei Remainers delusi da entrambi i partiti storici. Per ora sono soltanto un gruppo indipendente, i sette parlamentari ex laburisti che lunedì hanno abbandonato Jeremy Corbyn perché in feroce contrasto con la sua politica nei confronti della Brexit e la gestione del problema dell'antisemitismo all'interno del partito. Troppo pochi per costituire un altro partito, ma loro non escludono di poterlo diventare in futuro, visto che l'emorraggia interna sembra destinata ad allargarsi e che anche alcuni ribelli Conservatori sono pronti ad abbandonare Theresa May al suo destino e alle sue inutili trattative con l'Europa.

Ieri uno dei sette, l'ex rappresentante laburista di Stretham, Chuka Umunna, ha dichiarato che «molti altri laburisti potrebbero andarsene, insieme a quei Tory demoralizzati per l'ukipizzazione del loro partito». Persino il vice di Corbyn, Tom Watson, ha messo in guardia il suo leader su altre eventuali defezioni, nel caso in cui il partito non sia disposto a cambiare e ad ascoltare le critiche mosse dai suoi membri. «Sono addolorato per quello che è accaduto, ma temevo che questo giorno sarebbe arrivato alla fine - ha ammesso Watson io amo questo partito, ma talvolta non lo riconosco più». Secondo Umunna il leader laburista non appare affidabile sul piano della sicurezza nazionale e questa sembra essere una convinzione molto diffusa nel Labour. Ieri nei corridoi di Westminster si rincorrevano le indiscrezioni sui nomi dei Conservatori che starebbero per unirsi al nuovo gruppo indipendente. Una delle dissidenti potrebbe essere Sarah Wollaston, una delle fondatrici di People's Vote, il gruppo che si batte per un secondo referendum insieme a Anna Soubry, anche lei sostenitrice dello stesso gruppo e Conservatrice delusa dalla May, che già in passato aveva auspicato la formazione di una nuova forza politica centrista.

Sempre ieri BuzzFeed News dava pronti a lasciare addirittura una trentina di deputati, cifra subito smentita dal cancelliere ombra John McDonnell. «Non credo che il numero sia così alto» ha dichiarato McDonnell, sottolineando la volontà di mantenere un dialogo aperto con i fuoriusciti. La crisi è già profonda, ma tra qualche settimana potrebbe essere anche peggio. Secondo un'esclusiva di Sky News anche il Movimento Laburista ebraico, affiliato al Labour da 99 anni, sarebbe pronto al divorzio dalla casa madre.

Un colpo dal quale la leadership di Corbyn uscirebbe irrimediabilmente compromessa.

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