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Problema tecnico, il Parlamento Ue non vota per i corridoi umanitari

Forse a causa di un problema tecnico, in aula non si è raggiunta la maggioranza assoluta. Salvini: "Ennesima ipocrisia"

Problema tecnico, il Parlamento Ue non vota per i corridoi umanitari

Forse un problema tecnico. Il Parlamento europeo ha bocciato un'iniziativa per introdurre dei visti umanitari per i rifugiati. Diversi deputati si sono lamentati di un errore nelle procedure di voto.

Il testo in discussione, presentato dal socialista spagnolo Fernando Lopez Aguillar, invitava la Commissione europea a presentare entro il 31 marzo 2019 una proposta legislativa per istituire un sistema europeo di visti umanitari. In pratica si proponeva di istituire ufficialmente i "corridoi umanitari" che consentono ai migranti provenienti da zone di guerra di spostarsi in Europa in modo legale e senza ricorrere all'immigrazione clandestina. Un'operazione che l'Italia già realizza in modo informale: proprio oggi il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha accolto all'aeroporto militare di Pratica di Mare 51 profughi in arrivo dal Niger.

Tutto lasciava presagire che la maggioranza avrebbe votato a favore della proposta. Ma secondo numerosi deputati dei gruppi di centrosinistra, il sistema elettronico non avrebbe registrato alcuni voti a favore perché diversi deputati avrebbero ritirato la scheda elettronica che consente di registrare il voto subito dopo aver premuto il tasto, ma prima della chiusura della votazione. Pare che il sistema digitale abbia impiegato un tempo insolitamente lungo a registrare il voto. Oltretutto, erano già passate le 13.30: può darsi che la voglia degli eurodeputati di scappare in pausa pranzo, unita all'inconveniente, abbia giocato un brutto scherzo.

Secondo il resoconto dell'Europarlamento, al voto sull'ultimo emendamento avevano partecipato 655 deputati. Mentre al voto finale sul provvedimento si sono registrate solo 595 presenze. E così non è stata raggiunta la maggioranza assoluta di 376 voti, perché i favorevoli erano in tutto 349. Quale che sia il motivo, quello che resta agli atti è il "no" dell'Europarlamento ai corridoi umanitari.

E Salvini attacca: "È l'ennesima ipocrisia di un'Europa incapace di affrontare i problemi e che non può dare lezioni all'Italia".

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