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Scompare la cedolare sugli affitti. Arriva la tassa sui concorsi scolastici

Dal cantiere manovra esce pure la stangata sulle polizze vita

Scompare la cedolare sugli affitti. Arriva la tassa sui concorsi scolastici

Roma - Più che una legge di Bilancio un gioco delle tre carte nel quale si pensa di individuare l'asso vincente che, invece, si tramuta in un banale due di coppe. Le varie versioni della manovra vedono comparire e scomparire norme e trovare dei punti fermi, al momento, è difficoltoso. Ad esempio, la stabilizzazione della cedolare secca sugli affitti non è presente, ma il ministro delle Infrastrutture Delrio ha cercato di tranquillizzare tutti. «Sono tranquillo», ha detto fiducioso che prima o poi riapparirà dalle nebbie di Via XX Settembre. Allo stesso modo, è scomparso il bollo del 2 per mille sulle polizze vita che tanto aveva preoccupato i risparmiatori, ma è ancora troppo presto per cantare vittoria. Ad esempio, ha fatto capolino una tassa di 10 euro per la partecipazione ai concorsi pubblici della scuola finalizzata a finanziare lo stesso svolgimento delle prove. D'altronde è attesa un'infornata di almeno 3mila assistenti tecnico-amministrativi, la stabilizzazione dei co.co.co. e l'allargamento della partecipazione al concorso per dirigenti scolastici. Senza contare l'aumento salariale dei presidi e agli scatti stipendiali dei professori universitari. Da qualche parte i soldi bisognerà pur trovarli.

Ecco perché è comparsa una norma un po' controversa: la cessione pro soluto per 4 miliardi dei crediti inesigibili al 31 dicembre 2010 della vecchia Equitalia. Ammontano a oltre 840 miliardi ma il montante su cui si può tentare un recupero è di una cinquantina di miliardi. Uno sconto comunque consistente per eventuali società specializzate che volessero cimentarsi. «Il cittadino sarà inerme e sotto assedio», ha commentato Daniele Capezzone (Dit). Molto più probabile, invece, la conferma delle misure che aumentano i controlli invasivi dell'Agenzia delle Entrate. Sarà avviata la dichiarazione precompilata dell'Iva e sempre in tema di imposta sul valore aggiunto se ne prevede il versamento appena i carburanti escono dal deposito. Una mossa per indebolire i circuiti paralleli. Prorogata, inoltre, al 2019 l'Ape volontaria

Non c'è ambito che la legge di Bilancio non tocchi. Ad esempio si istituzionalizza la «particolarità» della Rai escludendola dalla spending review per quanto riguarda le produzioni cinetelevisive e i cachet degli artisti autorizzati (resta fermo il tetto sui compensi). Allo stesso tempo si introducono norme stringenti per il pagamento delle pene pecuniarie nei procedimenti giudiziari (somme che comunque vanno al funzionamento degli uffici). E pare purtroppo confermato, per ora, il rinvio dell'Iri, la flat tax al 24% per le imprese con sommo dolore dei commercialisti che già stavano calcolando il gettito visto che era in vigore già quest'anno.

Infine un tocco berlusconiano: la decontribuzione per i giovani creerà un milione di posti di lavoro.

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