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Gli sconti per le famiglie numerose finiranno agli immigrati

Approvato un emendamento in favore delle famiglie numerose. Ma potranno richiedere la "Carta Famiglia" anche gli stranieri residenti da poco tempo in Italia

Gli sconti per le famiglie numerose finiranno agli immigrati

Che le famiglie numerose avessero bisogno di un segnale da parte del governo e del Parlamento era chiaro. IlGiornale.it lo aveva documentato dettagliatamente, dimostrando come in Italia sia talmente complicato mettere al mondo dei figli che le coppie scelgono l'infertilità. Oppure la fertilità limitata: uno o due figli al massimo e poi basta, "altrimenti come faccio a mantenerli?".

A soffrire la crisi più di qualunque altra categoria sono i nuclei familiari che hanno almeno tre figli. Ma anche quattro, cinque e a volte sei. Il sistema burocratico italiano e la distribuzione delle risorse li ha sempre considerati figli di un dio minore. E questo ha avuto (e continuerà ad avere) effetti negativi sull'indice di natalità italiano. Nel Belpaese a fare figli sono solo gli immigrati, per questo si sentiva il bisogno di un cambio di passo fiscale e culturale per aiutare le giovani coppie, italiane, a procreare.

Ebbene, oggi è stato approvato un emendamento alla legge di Stabilità che istituisce in Italia la "carta famiglia". In pratica i nuclei con tre o più figli minorenni potranno ottenere "sconti sull’acquisto di beni o servizi ovvero a riduzioni tariffarie con i soggetti pubblici o privati che intendano contribuire all’iniziativa". In più la carta "è funzionale anche alla creazione di uno o più Gruppo di acquisto familiare (Gaf) o gruppi di acquisto solidale (Gas) nazionali, nonché della fruizione dei biglietti famiglia ed abbonamenti famiglia per servizi di trasporto, culturali, sportivi, ludici, turistici ed altro".

Benissimo, ma c'è un'inghippo. A richiederla potranno essere non solo i cittadini italiani (anche se di origine straniera), come si penserebbe, ma chiunque sia "regolarmente residente sul territorio italiano". Questo significa, in linea di principio, che chiunque possiede un permesso di soggiorno, anche se di breve periodo (come quelli concessi ai migranti in attesa della valutazione delle commissioni territoriali) potrà ottenere la carta famiglia e godere degli sconti. Infatti, nel maggio scorso, Angelino Alfano ha emesso una circolare con le "Linee guida sul diritto alla residenza dei richiedenti e beneficiari di protezione internazionale", nella quale si afferma che un migrante ha diritto alla residenza nella forma di "convivenza anagrafica" dopo tre mesi dall'arrivo nei centri d'accoglienza.

Ed ecco che anche i migranti con prole al seguito, di cui ancora non sappiamo se sono degni di ottenere protezione internazionale, avranno la possibilità di pagare il cinema meno di chiunque altro. Beffando, così, le famiglie italiane.

Che aspettano ancora dei provvedimenti interamente dedicati a loro.

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