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Scudi umani islamici? Li facciano per i cristiani in Siria

La solita balla dei musulmani moderati

Scudi umani islamici? Li facciano per i cristiani in Siria

No, grazie. Cari Fratelli musulmani, fate gli scudi umani ai cristiani in Siria. Qui è comodo, è pura propaganda, e gratis si diventa eroi.

Dice Hamza Roberto Piccardo: «Sarebbe bello se un certo numero di esponenti islamici, mi ci metto anch'io, decidessero di offrirsi come scudi umani contro il Daesh (Stato islamico)». Piccardo non è Alì Pinco Palla. Convertito all'islam nel 1975, è il leader intellettuale e politico dei fedeli del Profeta in Italia. Lo riconosce come capo, per carisma e forza di pensiero, l'80 per cento delle moschee italiane, quelle gestite dai Fratelli musulmani, appunto. La congrega messa fuori legge in Egitto da Al Sisi e nerbo di Hamas.

La Repubblica pubblica l'intervista con grande rilievo in prima pagina. L'intento è chiaro. Significa sostenere l'idea che non esiste in Italia acqua musulmana dove i pesci del terrorismo o del jihad possano nuotare. Vero, falso? La storia del jihadismo autoctono ci dice il contrario. Piccardo sostiene: «L'islam europeo è dialogante». Con qualche antipatica eccezione, vero?

Un simile errore di valutazione a suo tempo ci ha regalato le Brigate rosse, che sono spuntate come funghi in un bosco di cultura infame. Ora si ripete la stessa incapacità di vedere i fatti. Abbiamo lasciato fiorire questo giardino del nostro orrore per anni. La moschea di viale Jenner a Milano è stata, secondo il dipartimento del Tesoro statunitense, «la principale base di Al-Qaida in Europa», attiva in senso jihadista sin dalla fondazione nel 1988. 1) Partì da Milano il primo attentato suicida di matrice jihadista in Europa: un'autobomba guidata da un egiziano residente a Milano contro una caserma della polizia croata a Fiume-Rijeka nel 1995. Nel «Centro Studi» di viale Jenner si rinvennero centinaia di documenti falsi, per spedire nel mondo terroristi reclutati qui. Centinaia! Senza nemmeno bisogno del richiamo degli eroi. 2) Partirono da Milano almeno quattro tra i maggiori protagonisti degli attentati suicidi in Irak. Un esempio fra tutti: Fahdal Nassim che, nell'agosto del 2003 causò 22 vittime a Bagdad, nella sede dell'Onu, tra le quali Sergio Vieira De Mello, era un algerino partito da viale Jenner. Islam dialogante? Scudi umani? Ma dai.

È una campagna disastrosa e pericolosa quella di dar credito a intellettuali come Piccardo, i quali sono propugnatori neanche tanto occulti della sharia, la legge del Corano da trasformare in codice penale e civile sempre e ovunque, ma senza – per il momento! – uso di maniere forti.

Ma quale scudo innocente e inerme. No, grazie. Scudi volpini davanti agli ovili di ebrei, cristiani e laici non è proprio il caso. Non è un problema personale. Conosco un sacco di musulmani buoni e di laici, cattolici ed ebrei cattivi. Non è questione di diffidenza viscerale, ma di pura ragione. Le scelte intellettuali e morali di Hamza Roberto Piccardo sono oggi, e sottolineo oggi, contro la violenza, ma domani, oppure tra un momento, non si sa. Francamente non lo può sapere nessuno, neanche Hamza. La condanna che i «fratelli musulmani» fanno oggi delle stragi del Califfo è apparentemente netta, ma dopo due metri c'è nebbia.

Si legga questa risposta data da Piccardo a Lerner. «L'espansione dell'islam nel mondo contemporaneo, tranne che in situazioni particolari, non può contemplare l'uso delle armi per raggiungere il suo scopo di conversione». Quali sono «le situazioni particolari» in cui l'islam è autorizzato a espandersi con le armi? Mi sarebbe piaciuta questa domanda. Non c'è. Piccardo non dice: mai, mai convertire con le armi.

E mi sarebbe tanto piaciuto che il medesimo Piccardo dichiarasse «apostati» il Califfo e i suoi seguaci. Non lo fa. Dice che «l'espressione takfir, secondo la giurisprudenza islamica, attiene alla relazione intima fra il singolo credente e Allah. Non se ne può abusare». Non si abusa dell'islam bruciando viva la gente, ma scomunicando chi lo fa. Invece sono per lui blasfemi, che equivale ad apostati, i vignettisti di Charlie Hebdo di cui vorrebbe fare lo scudo umano.

Scudatevi tra voi, cari Fratelli musulmani. Ora capisco meglio perché il mito dei giornalisti e scrittori di sinistra, ma anche mio, Ryszard Kapuscinski abbia scritto, dopo aver viaggiato per tutto il mondo islamico: «Fratelli musulmani, un'organizzazione clandestina di fondamentalisti e terroristi islamici». ( In viaggio con Erodoto , pag. 109, Feltrinelli).

Hamza è sincero. È sincero nel credere all'islam. Questo è il problema: l'islam sinceramente autorizza la «dissimulazione», che è l'arte di mentire intesa come virtù religiosa. la cosa tremenda dei rapporti con l'islam. Piccardo la conosce a perfezione: ha tradotto in italiano il Corano nell'unica versione circolante nelle moschee, e commenta così il versetto della XVI, 106 del Corano: è «un'autorizzazione alla tukya (la dissimulazione) data dalla legge islamica». Scudo umano? Se vuole, caro Piccardo, andiamo insieme in Siria a fare gli scudi umani degli ostaggi cristiani. Mi cerchi. Lei può andarci tranquillo.

Mica li scomunica, lei, i tagliagole.

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