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Scuola e riforma Pa, primo sì del governo

Approvati nella notte undici decreti attuativi della riforma, tra cui i licenziamenti dei "furbetti" della pubblica amministrazione

Scuola e riforma Pa, primo sì del governo

È arrivato nella notte l'ok del Consiglio dei ministri ai primi 11 decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione che ora passeranno all'esame del Parlamento. "Cittadinanza digitale, taglio partecipate, riduzione tempi burocratici per investimenti. Con decreti attuativi oggi uno Stato più semplice", ha sintetizzato il ministro della Funzione pubblica Marianna Madia.

È il pacchetto più corposo di norme approvato nelle oltre due ore di riunione del Consiglio dei ministri convocato "in notturna" a Palazzo Chigi. I decreti attuativi prevedono interventi che vanno dal taglio delle partecipate ("da 8mila a mille"), alla stretta sui licenziamenti dei "furbetti" della Pa. "Vedo una sintesi tra Brunetta e Cgil per cui le norme sui fannulloni non sono efficaci e già ci sono", ha detto in conferenza stampa Matteo Renzi, "Fino ad oggi non c'era l'obbligo di licenziamento del dirigente. Non è un optional, il dirigente deve vigilare se no noi lo licenziamo"

Approvata inoltre la riforma dei porti (che passano da 24 a 15) e l’accorpamento del corpo Forestale ai carabinieri ("Le forze di polizia diventano da 5 a 4", ha detto il premier, "Dicevano impossibile e l'abbiamo fatto"). Per i cittadini arriva invece la "cittadinanza digitale", con il "pin unico e domicilio digitale entro il 31 dicembre 2017".

Novità anche sul fronte scuola: il Cdm ha approvato la riforma delle classi di concorso, attesa dagli insegnanti. "Andremo a bandire un concorso per 63.712 insegnanti, è un grande investimento sulla scuola", ha spiegato Renzi, "Speriamo che a settembre possano andare in cattedra. Abbiamo deciso che la scelta sarà legata alla qualità di donne e uomini della scuola, sono il bene più prezioso perchè diamo a loro i nostri figli. Quindi massima massima richiesta di qualità da tutti i punti di vista".

E ha approvato le annunciate nomine di Carlo Calenda alla guida della delegazione italiana a Bruxelles e di Maria Angela Zappia, attuale ambasciatrice presso la Nato, a nuovo consigliere diplomatico di Palazzo Chigii

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