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"Se ci provate non vi votiamo più" Sui social i militanti si scatenano

Impazzano le parole d'ordine «senza di me» e «Renzi torna»

"Se ci provate non vi votiamo più" Sui social i militanti si scatenano

Roma L'ultimo iscritto in ordine di tempo ha esposto le proprie rimostranze via Twitter è stato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, tesseratosi nella storica sezione del centro di Roma dopo la débâcle del 4 marzo. «Lascerò il Pd in caso di alleanza con i Cinque Stelle. E lo confermo», ha scritto.

L'onda del dissenso espresso sui social si è canalizzata attraverso due hashtag #senzadime e #RenziTorna. Militanti ed elettori hanno «occupato» le bacheche degli esponenti del partito. C'è chi chiama in causa i valori fondanti dei dem, commentando i video pubblicati in occasione del 25 aprile. «Proprio per questi valori della resistenza da cui l'Italia e il Partito democratico nascono e si fondano - scrive un utente - non possiamo accettare alleanze di nessun tipo con chi ha definito liberticida la legge di Emanuele Fiano sull'apologia del fascismo come 5 Stelle o Lega». In generale l'appello è a «rimanere all'opposizione». «Il 25 aprile non lo celebrano mai. La legge Fiano no perché è liberticida. La legge contro il revisionismo storico no. La manifestazione antifascista di Como no (Pd strumentalizza gne-gne-gne). Vi servono altri elementi per capire a chi il #M5s strizza l'occhio?», protesta Davide La Rosa. «I grillini erano quelli che, dall'alto dei loro click, chiamavano il Renzi del 41% alle europee e del 69% alle primarie «abusivo». Oggi hanno il 32 e secondo alcuni dovremmo accettare le loro condizioni e premier. E magari, che so, ringraziarli pure», si è scandalizzata Caterina Coppola. «Torna Renzi, fermali, noi il Pd così non lo riconosciamo tanto meno sentiamo di appartenergli. Mai con i 5 Stelle MAI! (su Internet il maisucolo equivale a urlare)». Ed ancora Isabella: «#RenziTorna a difendere il mio voto. Chi vi ha votato non merita di essere svenduto al #M5S».

«Se solo vi azzardate a discutere con i grillini, non voterò mai più Pd», osserva una simpatizzante in un commento a margine di un post sulle trattative con i Cinque stelle, incassando oltre 300 like in meno di una giornata. «Il 4 marzo ho votato 5 Stelle e non me ne sono accorto», aggiunge Andrea Cerri. C'è poi, come Gianni Quadrini, chi ricorda l'elenco degli epiteti rivolti dai pentastellati ai piddini: «mafiosi, massoni, maiali, pidioti, ebeti ed ebrei». C'è chi, invece, come Cinzia Emanueli accusa il partito «di essere in mano a malati di potere». Insomma, la base non ha capito. L'avvicinamento ai Cinque stelle non piace tranne a coloro che con l'ex segretario non vorrebbero più avere a che fare.

Stefano Mazzurana bolla l'hashtag #RenziTorna come «sindrome di Stoccolma».

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