Nella Norvegia chiamata ieri alle urne per confermare o bocciare un governo sostenuto anche da un partito «populista» (leggi: non di sinistra e non politicamente corretto) donne e religione sembrano essere temi prioritari. Poi ciascuno li interpreta a modo suo, naturalmente. Così il leader di un'associazione di musulmani norvegesi si è rifiutato di stringere la mano alla ministra dell'Immigrazione e dell'Integrazione Sylvi Listhaug: si capisce, era una donna, non meritava tanto. Meno male che c'è il Corriere che ci aiuta a capire: la ministra è «vicina agli oltranzisti religiosi (il crocefisso lo porta sempre al collo)».
Ciliegina sulla torta: l'autore del prezioso articolo è una donna.
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