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Se le farneticazioni dello scienziato Grillo ora diventano legge

Pseudoteorie trasformate in emendamenti tra odio per le auto e utopie a base di droni

Se le farneticazioni  dello scienziato Grillo ora diventano legge

A vevano iniziato la loro battaglia contro l'America e le scie chimiche, ma adesso muovono guerra nientemeno che a Satana. Non si creda che l'idea del capo di gabinetto del ministero della Famiglia, Cristiano Ceresani, («L'inquinamento globale è colpa di Satana») sia solo l'ultima bizzarria del governo gialloverde. Da anni, Beppe Grillo profetizza un futuro dove l'uomo rimarrà a casa di fronte a un pc, è negazionista con malattie come l'Aids («Ho la serie convinzione che non esista»), consiglia di curare il tumore con la cacca di capra. Per rimanere in tema di automobile e mobilità, ultima delle sue guerre sante, è opportuno riprendere quanto diceva Grillo nel suo spettacolo «Energia e innovazione» dove paragonava l'ex amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, nientemeno che al gerarca nazista Adolf Eichmann.

Il passaggio è ripreso dal libro di Andrea Scanzi, un giornalista che gli attivisti di Beppe Grillo stimano e che scrive su Il Fatto Quotidiano, giornale che non può essere accusato di essere ideologicamente avverso. In Ve lo do io Beppe Grillo, Scanzi fa notare che lo spettacolo di Grillo si concludeva con l'invettiva contro Romiti, «un serial killer che gasa, peggio del nazista Eichmann, uno che ha gasato tre milioni di persone per un ideale distorto. Dirige il monopolio italiano dell'automobile. I suoi motori preistorici causano migliaia di tumori. Finanzia l'istituto dei tumori di Umberto Veronesi». Proprio l'oncologo dal blasone indiscutibile era uno dei bersagli preferiti da Grillo («Cancronesi») così come il premio Nobel Rita Levi Montalcini che Grillo ebbe a definire solo una «vecchia puttana». Tra i pericoli che Grillo indicava allora, e indica ancora, c'è l'olio di semi che va assolutamente evitato perché «è una cosa sconvolgente. Riempiono dei campi da calcio di semi, mais, girasole. Poi gli fanno la doccia con l'esanolo. Un idrocarburo. Praticamente benzina senza additivi».

Ultimante sono i trasporti e la benzina gli ultimi chiodi fissi di Grillo che vorrebbe portarla ha dichiarato in un'intervista di due giorni fa al Fatto Quotidiano a quattro euro a litro. Nella sua città del futuro (è il titolo di un post sul suo blog), Grillo ha la soluzione per risolvere i guasti e la mobilità delle grandi capitali, perfino delle buche di Roma. La soluzione? Rimanere a casa. Si sa che non solo a Palermo «il problema è il traffico». Grillo nota nel suo post che Roma spende (magari li spendesse!) «230 milioni all'anno solo per la manutenzione. Ed è incredibile, chi lavora come impiegato passa dal computer di casa a quello dell'ufficio. Non ha senso. Potremmo far rimanere a casa questi dipendenti. Magari un po' alla volta. Iniziando con 2 o 3 giorni alla settimana». Insomma, semplicissimo. Ma Grillo, a cui bisogna riconoscere la puntualità negli esempi, rivela anche quale sarebbe la sua utopia per il futuro, la città ideale. Si trova in Mongolia e la stanno costruendo. Si chiama Maider Eco City. Non ci saranno naturalmente vetture, che sono la vera ossessione del comico, ma a curare lo spirito, e forse contrastare Satana, ci sarà un' «enorme statua di Buddha di 54 metri, più alta della statua della Libertà e segna già il centro della nuova metropoli mongola». Ed è vero che Grillo si scaglia contro l'alta velocità, la Torino-Lione, ma una sua idea di velocità altissima ce l'ha. Si chiama Hyperloop e sarebbe una sorta di tubo dove la gente incapsulata viene lanciata a velocità supersonica. Qualcosa di simile si è già visto al cinema. Era nel film «Matrix». Sempre secondo Grillo, in futuro non ci sarà spazio per le auto ma ci muoveremo con i dirigibili. Sì, i dirigibili. E non fa niente se la storia del dirigibile si è conclusa con una sciagura - che Grillo non nega ma anzi ricorda - nel 1937, quando prese interamente fuoco. Tutto questo non accadrà più perché: «Oggi sono costruiti per trasportare pesanti carichi più velocemente e economicamente dei metodi usati oggi usualmente, ma anche un utilizzo turistico non è da escludersi. Ovviamente sono molto più lenti. Grandi 92 metri per 500 tonnellate, viaggiano ad una media di 150 km orari. Non molto a dir la verità. Ma possono stare in aria per 3 settimane».

Assolutamente convinto che gli uomini debbano rimanere tra le mura domestiche e che bisogna muoversi il meno possibile, Grillo annuncia sul blog che anche lo shopping sarà risolto con un drone navetta, come ha scritto lo scorso giugno: «Una navetta può essere un negozio che può venire a casa dell'utente o persino nel luogo dove si trova, fargli provare le scarpe che desidera e poi andare via ad acquisto effettuato. L'utente può prelevare il suo prodotto o farlo consegnare a casa». Ebbene, viene voglia quasi di rimpiangere quel Grillo che si limitava a dare consigli per fare il bucato e raccomandava alle casalinghe la palla di plastica «Biowashball» che lui stesso e la sua famiglia utilizzavano, ma che la rivista di settore Altroconsumo aveva smontato: «Lavare con Biowashball o con l'acqua è uguale». E c'è stato un tempo in cui i suoi pareri medici erano così dissennati che tutti ne ridevamo senza preoccuparci: «Non fate le mammografie, evitate gli screening alla tiroide e l'unico modo per curare il tumore alla prostata è trombare».

Oggi che sono al governo, queste tesi squilibrate si trasformano in emendamenti, queste fantasie partorite in qualche remotissima università vengono spacciate per verità scientifiche. Oggi più che mai ci appaiono in tutta la loro chiarezza i monologhi di Grillo che in suo spettacolo spiegava: «Il cervello non funziona. Non si sa nemmeno a che cosa serva tutto. È inerme, non ha difese.

Lui non ha anticorpi per le stronzate».

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